C’è tempo fino al 2 ottobre per candidarsi
Si chiama Personae l’acceleratore per startup che sviluppano nuove soluzioni o servizi per il welfare legati alla persona, alla comunità e alle aziende. A lanciarlo è CDP Venture Capital con un nuovo programma parte della Rete Nazionale Acceleratori CDP, realizzato insieme a SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale e a|cube, acceleratori specializzati nell’accompagnamento di startup e realtà ad elevato impatto sociale e ambientale, che gestiranno operativamente il percorso. Il programma ha una dotazione complessiva di 6,1 milioni di euro per gli investimenti nella fase di accelerazione e per i successivi step di crescita. Le candidature sono aperte fino al 2 ottobre sul sito ufficiale.
Personae: quante startup selezionerà
L’acceleratore di CDP Venture Capital Personae selezionerà ogni anno – per il prossimo triennio – fino a dieci startup che riceveranno un investimento iniziale di 100mila euro e parteciperanno a un programma di accelerazione di quattro mesi focalizzato sulla crescita per l’accesso al mercato. I migliori progetti avranno accesso ad ulteriori investimenti fino a 300 mila euro per startup, già stanziati dagli investitori e co-investitori dell’iniziativa.
Personae si svolgerà attraverso sessioni online e appuntamenti in presenza negli spazi di Rinascimenti Sociali a Torino e negli spazi di Avanzi Coworking a Milano. L’iniziativa ha inoltre il supporto, in qualità di main partners, di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore. Accenture partecipa a Personae come corporate partner.
Che startup possono candidarsi
Personae ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di startup che rispondano in modo innovativo alle sfide nell’ambito del welfare, come lo squilibrio demografico, la frammentazione delle strutture famigliari, la nascita di nuovi modelli relazionali o il rafforzarsi delle fasce di vulnerabilità sociale. La soluzione proposta deve avere caratteristiche di accessibilità, personalizzazione, flessibilità, inclusione, innovazione e rientrare negli ambiti del benessere individuale, lavorativo, economico o familiare e di comunità.