Tutto nasce da una nuova legge che vuole verificare l’età degli utenti che accedono a contenuti per adulti
In Utah, Stato degli USA, da qualche ore Pornhub non è più accessibile per gli utenti. Non si tratta di un caso di censura, dal momento che è stata la stessa piattaforma di contenuti per adulti più famosa al mondo a oscurarsi da sola. La ragione è una sola: opporsi alla nuova legge – la SB 287: Online Pornography Viewing Age Requirements – che richiede la verifica della maggior età a qualsiasi utente che voglia accedere alla pornografia online. «Un’azienda – così recita il testo – che consapevolmente e intenzionalmente pubblica o distribuisce materiale dannoso per i minori su internet da un sito web che contiene una parte sostanziale di tale materiale sarà ritenuta responsabile se l’azienda stessa non esegue metodi ragionevoli di verifica dell’età per verificare l’età di un individuo che tenta di accedere al materiale».
Pornhub ha così deciso di oscurare il proprio sito in Utah giudicando la richiesta del legislatore come negativa. Serve però un minimo di contesto: non è la prima volta che in questo Stato l’industria pornografica viene presa di mira: nel 2016, come ricorda Vice, il paese ha dichiarato la pornografia una «crisi di salute pubblica» e «un’epidemia che sta danneggiando i cittadini dello Utah e della nazione». La maggioranza dei legislatori in Utah è direttamente collegata alla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, i noti mormoni.
Cosa ha fatto poi Pornhub oltre a oscurare il proprio sito in risposta alla legge sulla verifica dell’età? Invece di accedere alla nota libreria di contenuti per adulti, gli utenti atterrano su una pagina con un video nel quale la porno attrice Cherie DeVille parla per nome dell’azienda. «Come forse saprete, i funzionari eletti in Utah ci impongono di verificare la vostra età prima di permettervi di accedere al nostro sito web. Sebbene la sicurezza e la conformità alla legge siano in primo piano nella nostra missione, fornire la carta d’identità ogni volta che si desidera visitare una piattaforma per adulti non è la soluzione più efficace per proteggere i nostri utenti e, di fatto, metterà a rischio i bambini e la loro privacy». Nel video DeVille chiede così a tutti gli utenti dell’Utah di fare pressioni sulla politica «prima che sia troppo tardi». Ha concluso poi con un appello: «Chiedete soluzioni di verifica che rendano internet più sicuro, rispettando al contempo la vostra privacy».