Non è la prima volta per la startup lituana: è già successo a maggio in Polonia
Modalità scorrette di promozione della piattaforma. Questo è il motivo alla base della decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di multare Vinted, società leader da tempo nella cosiddetta second hand economy, con una sanzione da 1,5 milioni di euro. Diffusasi negli ultimi anni anche in Italia, permettendo alle persone di comprare e vendere capi di seconda mano, Vinted è una startup lituana che ha raccolto finora oltre 560 milioni di dollari in finanziamenti. Tra i ganci pubblicitari che ha scelto spicca quello dell’assenza di commissioni, come ripetono i suoi spot. Secondo però l’Antitrust, la società non ha comunicato costi ulteriori legati all’applicazione della commissione per la “Protezione Acquisti” e alle spese di spedizione.
“Le condotte scorrette, attuate da Vinted a partire almeno da dicembre 2020 – si legge sul sito dell’Antitrust – risultano integrare una pratica commerciale scorretta ai sensi degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, in quanto idonea a ingannare i consumatori su modalità e costi delle operazioni di compravendita eseguibili sulla piattaforma, e dunque a indurli ad assumere una decisione circa l’acquisto di un prodotto sul sito www.vinted.it che non avrebbero altrimenti preso”.
Sempre l’Antitrust nelle ragioni della multa da 1,5 milioni di euro a Vinted ha citato l’assenza del prezzo effettivo del prodotto sul sito. Mentre stiamo scrivendo l’articolo l’azienda non ha rilasciato alcun commento ufficiale. Non si tratta comunque della prima volta in cui subisce una sanzione per questioni di trasparenza: era già successo in Polonia a maggio.