Nel paese asiatico c’è il più grande polo produttivo di Tesla. E il secondo mercato delle elettriche del gruppo
Pochi minuti fa Reuters ha riferito che in aprile Elon Musk dovrebbe volare in Cina per una visita durante la quale incontrerà il premier Li Qiang. A riferirlo sono state fonti che si stanno occupando proprio del viaggio del Ceo di Tesla. Ed è proprio della società automotive che si potrebbe parlare nel bilaterale tra Musk e il primo ministro cinese. Dopo gli Stati Uniti il paese asiatico è infatti il secondo mercato più grande per l’azienda che produce auto elettriche e lo stabilimento Tesla di Shangai è il suo più grande polo produttivo al mondo. L’interesse per il mercato cinese non è recente per Tesla. Come ha spiegato il Financial Times il gruppo sta infatti attuando una guerra al ribasso sui prezzi per non perdere fette di mercato. In Cina tra i competitor più agguerriti c’è BYD, finanziata da Warren Buffett. Per dare qualche numero, a gennaio e febbraio 2023, la quota di BYD è salita dal 34% al 40%, mentre Tesla è arretrata al 7,8%.
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Elon Musk manca dalla Cina da prima della pandemia. In questi anni, complice anche la politica zero covid (messa da parte soltanto di recente) del leader Xi Jinping, il paese ha attuato lockdown ripetuti, provocando anche parecchi malumori e proteste da parte dei cittadini. L’incontro tra Musk e il premier cinese Li Qiang, se confermato, potrebbe senz’altro avere a che fare con l’impegno e gli investimenti di Tesla in Cina. In patria, nel frattempo, Musk sta investendo nella Gigafactory in Nevada, mentre è stata confermata una struttura analoga in Messico.