E intanto il gruppo di Menlo Park ha presentato il suo primo chip per l’intelligenza artificiale
Di metaverso non si parla più come nel 2021. Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Meta, l’ex gruppo Facebook, ha investito su questo progetto visionario 10 miliardi di dollari e intende replicare la cifra ogni anno. Finora i risultati sono stati parecchio deludenti e non soltanto per il gigante di Menlo Park. Anche Disney e altre Big Tech stanno smantellando i propri progetti, licenziando personale e ridimensionando le iniziative su questo non luogo digitale. Per invertire la rotta, secondo il Financial Times Meta sarebbe sul punto di firmare un accordo pluriennale con Magic Leap, startup della Florida che ha raccolto cifre notevoli in oltre dieci anni di attività (in tutto 3,5 miliardi di dollari) da Google, Alibaba e Qualcomm.
Con il cambio di nome del gruppo – da Facebook a Meta – nel 2021 Zuckerberg ha spinto sull’acceleratore, dando il via a una campagna mediatica per spiegare come il metaverso, secondo i suoi piani, avrà un impatto sulla vita delle persone. Per vedere i risultati ci potrebbero volere parecchi anni. Magic Leap sarebbe dunque chiamata ad accorciare questa attesa, fornendo per il mercato nord americano licenze su proprietà intellettuali e su produzione.
Nello specifico la startup USA produce lenti tecnologiche e software associati, che unite agli hardware di Meta – i visori Quest – faciliterebbero quel salto di qualità necessario. PIF, il Public Investment Fund saudita (direttamente collegato alla famiglia regnante), controlla la quota di maggioranza di Magic Leap.
Meta, come buona parte della Big Tech, è stata interessata da licenziamenti negli ultimi mesi (gli ultimi 10mila pochi mesi fa) con il Ceo Zuckerberg che ha parlato di «anno dell’efficienza». Nel frattempo la multinazionale non vuole farsi scappare neppure il treno dell’AI: pochi giorni fa ha infatti presentato il suo primo chip per l’intelligenza artificiale.