Da una startup canadese un viaggio stregato nelle più belle favole europee
Tra poche ore i bambini italiani saranno visitati dalla Befana: nella notte del 6 gennaio, infatti, questa ossuta e curva fattucchiera, vestita di stracci e dalla faccia zeppa di porri, volando sulla sua scopa si introdurrà silenziosamente in milioni di case, lasciando dolcetti a chi si è comportato bene e facendo trovare carbone a chi ha fatto troppi capricci. Se anche voi, come noi, siete sempre stati affascinati dalla figura della strega, della ‘bazura’ o della ‘masca’, come si dice in alcune regioni del Nord, potreste far trovare nella ‘calza’ del vostro fratellino un divertente gioco a tema: Wytchwood…
Niente Amazon e consegne a domicilio in Wytchwood
Farcito di folklore nordico, Wytchwood vi immerge nelle fiabe più amate (e oscure) dei fratelli Grimm, reinterpretate da una caratterizzazione dei vari personaggi che li rende ancora più grotteschi e da una grafica che ben si sposa coi libri per bambini ma che non smette di strizzare l’occhio al genio artistico di Tim Burton.
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Una bella addormentata giace, in condizioni di morte apparente, in una bara di vetro: per svegliarla questa volta non serve alcun bacio del principe azzurro. Siamo nel 2022, il femminismo è imperante ed è un attimo che il bacio senza consenso di qualsiasi rampollo di bell’aspetto e belle speranze scateni un #MeToo che lo costringa ad abbandonare i social, e magari pure il blasone.
In Wytchwood l’unico modo per risvegliare la ragazza è sacrificare 12 persone e utilizzare altrettante anime in un oscuro rituale. Questo, almeno, è ciò che ci spiega a inizio gioco una capra dall’aspetto tutt’altro che raccomandabile.
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Ma visto che in giro non sembrano esserci prodi cavalieri e noi impersoniamo una fattucchiera che vive nel bel mezzo di una maleodorante palude, più esperta in pozioni che in baci alla francese (questo almeno suggerisce il suo aspetto) l’unica sembra proprio dare retta alla capra e mettersi in marcia. Ha così inizio una lunga peregrinazione lungo sei mondi differenti che si traduce, per lo più, nella raccolta di ingredienti per fare delle pozioni.
Gli ingredienti sono tantissimi, fortunatamente l’inventario non ha limiti, ma questo non vuol dire che sovente non capiti di dover tornare indietro, in zone già visitate, per fare incetta di un oggetto che ci era sfuggito o che non era stato raccolto nella dovuta quantità: un po’ frustrante, lo ammettiamo.
Sviluppato su Nintendo Switch, Xbox One, PlayStation 4, PC (Steam ed Epic), da Alientrap, piccola software house di Toronto (Canada) condotta da Lee Vermeulen e Jesse McGibney, e prodotto da Whitethorn Games, Wytchwood è sicuramente un prodotto peculiare.
Si caratterizza per un umorismo nero che ben s’accompagna al modo in cui recupereremo parecchi degli ingredienti per le nostre pozioni (avete presente quando le streghe dicono “ali di pipistrello… occhi di lombrico” gettando polverine nel calderone? Ecco, qui vedremo come si ottengono, e bisogna avere lo stomaco forte) e, più in generale, ai folli personaggi in cui ci imbatteremo. Certo, qua e là diverse fasi di crafting sembrano essere state piazzate giusto per allungare il brodo, ma in generale dobbiamo ammettere di esserci davvero divertiti e, soprattutto, di aver apprezzato lo stile grafico.