Dall’Indonesia arriva una avventura tanto breve quanto toccante. Giocandolo verserete fiumi di lacrime
Mai come in questo periodo di pandemia siamo stati a contatto con la morte. E il fatto che un videogioco che affronta rispettosamente e delicatamente questo tema, in punta di piedi, si apra in un ambiente in cui tutti indossano le mascherine rende il primo impatto con What Comes After dirompente, quasi destabilizzante.
Piangendo come fontane in What Comes After
Avete presente il film di Disney – Pixar, Coco? Se non l’avete mai visto, correte a rimediare a questo incredibile errore. Se invece lo conoscete, saprete che guardandolo si versano fiumi di lacrime. Ecco, What Comes After, sviluppato dall’indonesiana fahmitsu (Coffee Talk) in collaborazione con Rolling Glory Jam (Rage in Peace) ne costituisce idealmente una variante videoludica.
Nel gioco impersonerete Vivi, una ragazza come tante, assorbita dal suo tran tran quotidiano. Una sera, però, rincasando stanca dall’ufficio in metro, si assopisce sul vagone e quando si sveglia… si ritrova circondata dalle anime dei defunti.
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Pare l’incipit di un horror, invece sono i primi istanti di un’avventura tenerissima e dolcissima, che vi farà riflettere sul significato della vita, sull’importanza di godere al meglio di ogni istante che ci viene concesso e pure sulla necessità di elaborare pienamente una perdita.
Più che un gioco, un’avventura in grado di arricchirci e farci crescere un pochino. A patto di avere la pazienza di leggere i tanti dialoghi che costituiscono l’ossatura della produzione Flynn’s Arcade. E il difetto principale di What Comes After risiede proprio nella presenza smodata di dialoghi cui l’autore non ha saputo o voluto trovare soluzioni ludiche a far loro da contraltare. Questo rende il videogioco molto ‘video’ ma ben poco ‘gioco’.
Come se tutto ciò non bastasse, poi, manca la localizzazione in italiano, elemento che potrebbe scoraggiare più di un videogiocatore, almeno dalle nostre parti. Ma l’avventura è davvero corta, quindi con un po’ di buona volontà è possibile affrontarla anche nelle altre lingue (inglese, tedesco, francese, spagnolo o portoghese)… del resto, perderla sarebbe davvero un peccato. Però, se intendete acquistare questa piccola perla dal prezzo irrisorio sappiate questo: spenderete tre volte tanto in fazzoletti di carta.