Dalla Danimarca un videogioco davvero originale
I videogiochi piacciono perché ci portano in mondi immaginari. Come coi libri e i film, la meccanica è la medesima. Ma un saggio detto recita che tutto, in fondo, racconta biografie e storie di vite realmente vissute. A volte queste sono nascoste, altre volte sono invece svelate come tali in partenza. In Welcome to Elk, opera indie disponibile su Nintendo Switch e sviluppata dalla software house danese Triple Topping, è un viaggio cartoon che a primo impatto sembra proiettarci in una favola. Poi però i protagonisti iniziano a parlare e le loro vicende ci colpiscono. Perché la vita non è sempre semplice e confrontarsi con i momenti più duri richiede maturità. Quella che per l’appunto viene richiesta a Frigg, ragazza mandata dal padre sulla bizzarra isola di Elk. Qui verrà subito accolta a braccia aperte. Il suo destino è diventare apprendista nella bottega di un falegname amico di famiglia.
Welcome to Elk è un titolo con dialoghi in inglese e purtroppo manca la lingua italiana. Ci è perfino sembrato che qua e là ci siano modi di dire e slang: ciò purtroppo limita la comprensione, soprattutto da parte di un pubblico non abituato. Detto questo, con un minimo di sforzo, il titolo resta un prodotto ideale per fare pratica: i dialoghi tra Frigg e gli abitanti dell’isola sono brevi e ritmati dalle nuvole dei fumetti: c’è insomma tutto il tempo per leggere con calma e capire di che si sta parlando. Date tempo al videogioco di svelarsi in tutte le sue pieghe narrative, leggete cos’hanno da dire gli NPC. Scoprirete un’umanità che non è tutta rosa e fiori, ma nasconde dolori, difficoltà e drammi.
L’aspetto più curioso e originale di Welcome to Elk è che tutte le storie, per quanto assurde, sono il frutto di un lavoro di raccolta da parte degli sviluppatori indie. In pratica hanno voluto inserire nelle linee di dialogo soltanto vicende ascoltate e vissute dai loro parenti, per esempio. Potrebbe rappresentare senz’altro un’avventura narrativa piena di spunti su cui riflettere – come ben sanno fare le visual novel – ma c’è qualcosa in più che rende il videogioco davvero godibile, aggiungendo una certa leggerezza. Tanto per cominciare l’isola è un minimo esplorabile: possiamo far correre Frigg in schermate bidimensionali con visuale isometrica, chiedere lumi ai passanti e sentire cos’hanno da dirci. A livello grafico, come potete apprezzare dalle immagini, il prodotto è pieno di dettagli e con un equilibrio tutto da scoprire tra le figure a colori e il contesto spesso in bianco e nero.
Il gameplay di Welcome to Elk non finisce però qui. Nel corso dell’avventura il gamer deve confrontarsi sì con le storie di vita, ma anche con mini giochi divertenti e tutt’altro che banali. Uno dei primi, concedeteci un minimo spoiler, consiste in un ballo coordinato sul palco di un bar di pescatori: dovremo ripetere delle mosse a ritmo di musica schiacciando i tasti sulla console. Ogni volta che sbaglieremo Frigg dovrà bere (non succo di frutta), cosa che renderà più complicato il round successivo. Per quanto crude, abbiamo davvero apprezzato il coraggio da parte degli sviluppatori nello sbatterci in faccia situazioni scomode. A meno di 15 euro Welcome to Elk è un oggetto gaming parecchio interessante.