L’orologio ticchetta e la vita ci sfugge tra le mani: il prezioso insegnamento di una startup che ci porta a visitare uno ospizio virtuale
È davvero un videogioco dolcissimo, questo Wayward Strand, sviluppato dallo studio australiano Ghost Pattern. Un videogioco dai ritmi compassati, che potrebbe portarvi a trascorrere più tempo con i vostri nonni, se avete ancora la fortuna di averli con voi, prestare orecchio – e aiuto – a quella vecchina tutta sola che abita di fronte a voi o addirittura spingervi a fare volontariato in una RSA.
Wayward Strand, l’importanza della senilità
Wayward Strand, dicevamo, è un’avventura grafica che scorre via tranquilla, ma portando in dote diversi insegnamenti. Il più importante è senz’altro che l’orologio ticchetta e non torna indietro, quindi ogni tanto sarebbe bene fermarsi e fare tesoro dei bei momenti, ma anche di quelli meno belli, che a una prima occhiata parrebbero insipidi.
Nel videogame si seguono le peregrinazioni all’interno di una bizzarra clinica volante della giovanissima Casey Beaumaris, una ragazzina che sale a bordo convinta dalla madre, che lavora nella struttura e le ha gentilmente chiesto di affiancarsi al personale per dare una mano, impiegando in modo profittevole le proprie vacanze estive. Casey non ama molto i rapporti sociali, ma è animata dallo spirito della reporter e decide così di documentare quanto avviene nel quotidiano rapporto tra degenti e infermieri.
Ha così inizio un tourbillon di storie, racconti, vicissitudini, intrecci che avranno come comune denominatore il tempo: ci sono anziani rivolti al passato che racconteranno dettagli su una vita ormai sbiadita, altri che vivono con mestizia un presente di cure e degenze e altri ancora immersi in un filone temporale tutto loro, estraniati dal resto del mondo. Il tempo torna, a suo modo prepotente, pure nel gameplay: mentre seguite un dialogo, il gioco vi fa subito capire che ve ne state perdendo molti altri, perché la vita nella clinica va avanti.
Starà insomma a voi decidere quale storia approfondire, con quale anziano degente passare la maggior parte del vostro tempo, quale aiutare. Il solo limite di questa avventura dolcissima, calda e avvolgente è l’assenza di testi a schermo in italiano, che potrebbe allontanare i meno allenati alla comprensione della lingua inglese. Per il resto, è un videogame unico nel suo genere, da provare assolutamente.