Dall’Australia il videogioco di Brawsome
Il genere punta e clicca non va per la maggiore nel mondo gaming, ma è dai tempi di Monkey Island che una buona fetta di appassionati affrontata le avventure con pazienza, combinando oggetti tra loro, dialogando con NPC ed esplorando ogni schermata in cerca del dettaglio che fa la differenza. Warp Frontier, disponibile su Nintendo Switch, è un indie sviluppato dalla software house australiana Brawsome. Fondata nel 2008 a Melbourne, l’azienda si è già distinta in passato per un altro titolo: MacGuffin’s Curse, di cui qui sotto trovate la nostra recensione, è stato premiato con il Best Australian Game nel lontano 2010. Dalle atmosfere senz’altro meno bizzarre, Warp Frontier è un punta e clicca nel blu profondo della galassia.
Leggi anche: MacGuffin’s Curse, su Switch un mannaro intrappolato
Il personaggio è Vincent Cassini, un eroe di guerra, il cui compito ora è quello di pattugliare lo spazio. Si concentra soprattutto su Cetus, il suo pianeta, dove cose terribili sono accadute. I responsabili di questi crimini, di cui anche noi siamo tristi vittime, l’hanno fatta franca. Sarà dunque compito nostro, aiutati da un fidato robot, MAC, venire a capo della vicenda per riportare la giustizia.
Leggi anche: The Darkside Detective: A Fumble in the Dark, torna l’ispettore del sovrannaturale
Nei punta e clicca le decisioni spesso fanno la differenza, influenzando il carattere del protagonista e, di conseguenza, la storia che andremo a vivere. Nel corso del titolo – che si completa in meno di dieci ore – incontreremo diversi personaggi in schermate perlopiù statiche e con un’attenzione ai dettagli degli interni niente male. Siamo comunque a livelli grafici allineati alla natura indie della produzione. Le stanze e gli spazi in cui cammina Vince sono ricchi di particolari da osservare, utili anche all’aspetto narrativo e alla contestualizzazione.
Leggi anche: Encodya, un punta e clicca tenero e cyberpunk di un’ex startup bolognese
Disponibile in inglese Warp Frontier è un videogioco tutto sommato discreto, che punta molto sulla narrazione e su un doppiaggio sul quale la software house sembra aver voluto puntare. Il risultato è un’avventura piacevole, soprattutto per gli appassionati delle avventure spaziali.