Piccoli eroi crescono, in un campus ad hoc della startup indonesiana Agate International diretta da Shieny Aprilia
Le campanelle stanno per tornare a suonare anche nel mondo fantasy di Valthiria, dove è ambientato Valthirian Arc Hero School Story 2, curioso gestionale dall’aspetto chibi con alcune sfaccettature che lo fanno somigliare a un RPG nipponico piuttosto classico.
Alla mensa (insipida) di Valthirian Arc Hero School Story 2
È un bizzarro miscuglio, quello operato dalla software house indipendente indonesiana Agate International di Shieny Aprilia. Col rischio, in parte verificatosi, di non riuscire ad eccellere in nessun campo e di creare un prodotto poco approfondito, che risulti all’assaggio dell’utente né carne né pesce.
Valthirian Arc Hero School Story 2 si concentra soprattutto nella gestione dell’accademia, sequenza anche piuttosto divertente e variegata almeno nei primissimi frangenti, merito sia della possibilità di ingrandire la scuola, costruendo un buon numero di edifici collaterali, sia della buona caratterizzazione, soprattutto grafica, degli alunni, veri e propri eroi in erba da romanzo fantasy.
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Il giocatore dovrà seguirli da vicino, strutturando piani formativi ad hoc e assicurandosi che non bigino a scuola. Gran parte del tempo, insomma, lo si passa gestendo gli orari scolastici, alternando le materie, e quelli di riposo degli studenti. Per fortuna non mancano i minigiochi, specie stagionali, utili a variare un po’ la formula classica.
La parte più action, ovvero quella dedicata alla esplorazione e ai combattimenti a turni è, sfortunatamente, quella maggiormente derivativa in quanto soffre più delle altre che strutturano l’offerta ludica della scelta di semplificare eccessivamente i generi a cui Valthirian Arc Hero School Story 2, si rifà. I combattimenti sono difatti molto semplici e la tattica è ai minimi termini.
La situazione è salvata soprattutto dalla convincente resa estetica: il mondo di gioco è colorato, gli eroi paffutelli a dovere. Il villaggio che andremo a costruire alla fine sarà un delizioso diorama. Aspetti, questi, che lo rendono il videogame adatto a una platea di giovanissimi. Purtroppo la medesima cura non si rintraccia nelle animazioni e nei molteplici asset riciclati. Per essere un gestionale scolastico un po’ GDR e un po’ strategico, a conti fatti, il titolo prodotto da PQube comunque convince, pur non concentrandosi mai su alcun aspetto in particolare. Adatto ai neofiti.