Un’avventura punta e clicca divertente e zeppa di ironia che ci permette di fare un tuffo nei mitici Anni ’80
Non fa certo mistero di ispirarsi a Stranger Things, Unusual Findings, punta e clicca parodistico sviluppato dai ragazzi di Epic Llama Games (già responsabili del simpatico Darkestville Castle, letta la nostra recensione?) che hanno tessuto un canovaccio capace di riportarci indietro negli USA degli anni ’80, quando l’economia reganiana macinava record consecutivi e l’URSS declinava velocemente, lasciando gli americani soli a godersi il titolo di superpotenza incontrastata.
Malgrado le ambientazioni spettrali e i tanti riferimenti ad Halloween (in linea col periodo, insomma), il gioco sudamericano trasuda quell’ottimismo tipico di quegli anni: bimbi che vanno in giro da soli a qualunque ora del giorno e della notte, porte di casa che non vengono mai chiuse a chiave… insomma, se siete appassionati della serie Netflix, saprete già di che parliamo.
Ma sono tanti i film che hanno segnato l’immaginario degli sviluppatori argentini, veri e propri classici come It, ET e Goonies. Ci ritroveremo infatti a controllare un manipolo di sfigatelli alle prese con sorelle antipatiche e i primi pruriti da sopire. La trama stessa si apre con Vinny, Nick e Tony, inseparabili compagni di giochi che armeggiano con un decoder per sbloccare canali porno a pagamento. Un dettaglio utile a comprendere il tono farsesco che permea l’intera avventura.
Di lì a breve avrà inizio un tourbillon di eventi che chiama in causa cult USA di quel periodo come Explorers, Monster Squad, Ragazzi Perduti, Essi Vivono ma non si contano neppure i rimandi a pellicole di maggior calibro, come Alien e Terminator. Allo stesso modo buona parte del gioco è ambientata in location d’antan, come negozi di noleggio di VHS (non fate quelle facce, andiamo… mai sentito parlare di Blockbuster?) e retrobottega di fumetterie in cui si radunavano gli appassionati dei giochi di ruolo.
Da questo punto di vista, Unusual Findings è sicuramente un prodotto pensato per coloro che gli Anni ’80 li hanno vissuti in pieno, anziché averli assaporati solo in Stranger Things, perché il rischio è perdere buona parte delle citazioni presenti, alla base poi delle battute e delle gag studiate dagli sviluppatori.