Dall’Australia un titolo per divertirsi con scatole e scatoloni
A distanza di anni ancora è difficile capire come mai il trend degli unboxing abbia così successo online. Forse perché ci immedesimiamo nei fortunati content creator mentre scartano ogni ben di dio; oppure perché, più semplicemente, aprire pacchi di cui ignoriamo il contenuto è un’attività che ci appassiona fin dall’infanzia. Il discorso sarebbe decisamente diverso se si parla di traslochi: scatole pesanti da fare e disfare, che incubo. E invece c’è una software house che è riuscita nel miracolo, facendoci provare una sensazione di vero relax, mentre peschiamo da scatoloni quaderni, biro, giochi da tavolo da mettere in ordine nella nostra nuova cameretta. Unpacking, sviluppato da Witch Beam, casa di sviluppo indie australiana, è un puzzle game disponibile su Nintendo Switch. E questa è la nostra recensione.
Sviluppato in una grafico retro e piena di dettagli e riferimenti a oggetti cult (come il Game Boy), Unpacking è un delizioso videogioco che scansa ogni forma di competizione su console. Il gameplay si spiega in un amen: dobbiamo aprire con un puntatore vari scatoloni e disporre ogni oggetto in una o più stanze. La schermata sarà completata soltanto quando tutto sarà in ordine: vale a dire i quaderni non stanno per terra (scusa mamma…). Videogiochi sui traslochi non sono una novità per il nostro magazine: Tools Up!, ad esempio, è un titolo da cooperativa molto sfidante, così come Moving Out. Unpacking è decisamente più calmo e razionale: non c’è da correre, abbiamo tutto il tempo per sistemare e provare quella piacevolissima sensazione di quando ogni cosa si incastra alla perfezione.
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Interessante anche la modalità con cui la software house indie ha scelto di proporre i livelli. Non sono schermate generiche, ma raccontano di una vita. Il primo livello è una cameretta, nella quale possiamo ritrovare oggetti e giocattoli di ogni tipo; mano a mano che si cresce aumentano le responsabilità, il peso degli scatoloni e, va da sè, le stanze da gestire. Unpacking si conclude in una manciata di ore e, al netto del prezzo (forse un pò altino), resta un prodotto originale, colorato, che sa trasportarci in un’atmosfera di dolce nostalgia.