Dal gruppo Tencent un piccolo capolavoro per gli amanti dei gialli
In un’epoca che abbatte sempre più limiti, ponendoci di fronte a tecnologie e innovazioni di frontiera stupefacenti, nessuno ha ancora trovato una soluzione per un desiderio che tanti, diciamolo meglio, tutti hanno covato almeno una volta nella vita. Presto potremo impiantare chip nel cervello delle persone, finanche scambiarci pensieri e considerazioni senza emettere parola, ma nessuno ad oggi è tanto audace da garantire che, sì, un domani si potrà tornare indietro nel tempo. Piegarlo a nostro piacimento non è possibile, ma grazie ai videogiochi abbiamo davanti agli occhi quel che accadrebbe in un futuro distopico nel quale i detective sfrutterebbero audio ambientali per risolvere crimini e casi dati ormai per chiusi, senza un colpevole, calpestando le scene del crimine come fantasmi. Scopriamo insieme Unheard – Voices of Crime.
Disponibile anche su Nintendo Switch, Unheard – Voices of Crime è un titolo sviluppato da NExT Studios, una software house parte del gigante cinese Tencent. Si tratta di un titolo che ben si presta alla portabilità della console ibrida e per il quale vi suggeriamo caldamente l’utilizzo delle cuffie. Scoprirete infatti ben presto che per risolvere i casi sarà fondamentale avere silenzio attorno a voi, concentrarvi e ascoltare ogni dialogo nelle varie stanze, fermando il respiro quando due individui abbasseranno la voce per timore di essere ascoltati.
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Unheard – Voices of Crime è un titolo che gli appassionati dei gialli apprezzerebbero di sicuro. E questo nonostante la scelta drastica degli sviluppatori di sradicare ogni elemento di suspense. Ogni situazione di gioco si presenta mediante la piantina di un luogo, spesso composto da più stanze nelle quali invisibili attori – individuali da freddi cerchi – hanno la propria parte da recitare. Sono tutti potenziali sospettati e, come insegnano i maestri del genere, sarà buona cosa non precipitare alle conclusioni, puntando il dito contro il primo colpevole che magari alza la voce perché subito accusato del crimine in questione.
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Il nostro protagonista non si vede in volto, ma è un detective che sta sfruttando una tecnologia potentissima, in grado di proiettarlo virtualmente in scene del crimine passate, vivendole in prima persona come un fantasma. Sotto forma di un omino potrà correre da una stanza all’altra per origliare e seguire le conversazioni, contenute in un file audio di pochi minuti, durante i quali sono sparsi indizi utili. Potrà stare accanto ai sospettati senza nessuna ansia di essere scoperto: lui viene dal futuro.
Disponibile soltanto in inglese e senza i sottotitoli dei dialoghi, Unheard – Voices of Crime è un titolo che metterà alla prova senz’altro chi non è abituato al listening. Da parte nostra possiamo comunque incoraggiare i gamer, dicendo che gli audio non sono lunghissimi e si possono stoppare e rimandare indietro tutte le volte che si vuole. Un modo, insomma, per raccogliere la sfida e impratichirsi. Nel momento in cui il gamer pensa di aver trovare il o i colpevoli deve semplicemente rispondere alle domande e, nel caso abbia ragione, passare al caso successivo. Altro elemento sfidante di Unheard – Voices of Crime è che la situazione di gioco iniziale obbliga il detective a capire chi è chi, pescando dai nomi presenti in alto a destra sullo schermo. A quel prezzo sullo store il titolo è il miglior regalo per il ponte pasquale.