Nell’enciclopedia del gaming, ThomasBiskup (classe 1971), ha scritto una pagina di tutto rispetto. Era il 1994 quando il popolo dei gamer, quello abituato alle sfide senza sconti, scoprì un titolo roguelike tosto come pochi. Ancient Domains of Mystery, noto anche con l’acronimo di ADOM, aveva tutto quel che serviva per un’esperienza autentica e solida: 12 razze tra cui scegliere e 22 classi davano anzitutto al giocatore la possibilità di vestire i panni dell’avatar più in linea coi propri gusti, sia estetici sia bellici. Per la loro (e nostra) gioia su NintendoSwitch è disponibile Ultimate ADOM – Caverns of Chaos, un glorioso seguito che riporta alla luce dinamiche senz’altro vintage, ma che potrebbero conquistare una discreta fetta di novellini. Ma prima della recensione un’avvertenza: il videogioco non sarà dolce con voi e per proseguire bisogna imparare, run dopo run, come perfezionarsi.
Dal menu di avvio di Ultimate ADOM – Caverns of Chaos, è possibile selezionare una sezione tutorial, ideale per chi non ha mai giocato al titolo del 1994. Disponibile purtroppo soltanto in inglese, occorrerà armarsi di pazienza e leggere le non poche informazioni che compariranno sullo schermo. Dalle specifiche dell’eroe o eroina che sceglieremo, fino alle innumerevoli risorse da raccogliere nei vari dungeon, vi converrà gettarvi nella lore per non andare alla cieca e studiare a fondo in che dannato mondo siete finiti.
In quanto a roguelike, Ultimate ADOM – Caverns of Chaos non dà troppi punti di riferimento. Le mappe sono fitte, con uno shangai di corridoi stretti e angoli ciechi dietro cui può nascondersi chiunque. Fin da subito è bene studiare la migliore strategia, imparando il ventaglio di azioni e mosse che il nostro avatar può compiere. Per aver un quadro chiaro è indispensabile fare pratica con il menu a cerchio, dal quale pescare la carta giusta per uscire dalle situazioni più scomode. I combattimenti sono senz’altro una delle parti principali del gameplay: per sferrare attacchi da distanza o ravvicinati occorrerà capire chi abbiamo di fronte e, nel caso tirasse brutta aria, è da valutare l’ipotesi della fuga.
Ultimate ADOM – Caverns of Chaos dà una possibilità molto apprezzata agli amanti più sfegatati degli RPG, ossia quella di modellarsi un personaggio da zero. Le fazioni tra cui pescare variano e il nostro suggerimento è di leggervi le schede di ciascuna per meglio comprendere i punti di forza e di debolezza. Troverete in seguito la possibilità di selezionare il genere: oltre al maschile e femminile, gli sviluppatori hanno previsto non binario, tentacolare e molti altri; poi è il turno della razza (dall’umano al troll, dall’elfo all’orco) per poi concludere con la professione, anch’essa importante per le specifiche del personaggio.
La trama, sulla quale non approfondiamo più di tanto, prende comunque il via dalla fine del primo videogioco di ADOM. Sconfitto Andor Drakon, il temibile cattivo, il mondo resta ancora in una situazione tutt’altro che pacifica. Il nostro compito è dunque quello di discendere sotto terra, per affrontare le minacce che si annidano nelle labirintichecaverne. A livello grafico, il titolo è un evidente richiamo allo stile di quasi 30 anni fa, ma resta comunque piacevole procedere con quegli scatti precisi su una scacchiera invisibile.
Giornalista professionista, 33 anni. Mi occupo di tecnologia e innovazione su StartupItalia con interviste e approfondimenti. Collaboro con Blum e Rivista BC. Modero e conduco eventi sul mondo tech
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