Entro il 2023 sarà costruito un complesso con mille appartamenti in cui gli abitanti potranno produrre il cibo che mangeranno e saranno spinti a usare la bicicletta o l’auto elettrica in car sharing
A guardare le immagini, un italiano che abbia visitato almeno una volta il quartiere Isola di Milano penserebbe subito al Bosco Verticale, il grattacielo progettato da Stefano Boeri e simbolo della riqualificazione di quella zona del capoluogo lombardo. In realtà il rendering che rivela come sarà Mark, il nuovo complesso residenziale della città di Utrecht nei Paesi Bassi, annuncia molto di più: un’area della città pensata per essere sostenibile e autosufficiente con fattorie urbane sui tetti, acquacoltura, spazi comuni e parcheggi che agevoleranno l’uso della bici invece che quello dell’automobile.
Tre torri, mille appartamenti e fattorie urbane
Il progetto prevede la realizzazione di tre torri per un totale di mille unità abitative. Uno degli architetti che ci ha lavorato ha assicurato a Fast Company che l’obiettivo è quello di limitare l’impatto che il sostentamento di tutte le persone che potenzialmente abiteranno il complesso potrebbe avere sull’ambiente. In particolare si è pensato di integrare gli edifici con delle serre in cui coltivare gran parte del cibo che mangeranno le persone lì.
Spazi verdi e mobilità sostenibile
Al piano terra ci sarà più spazio per le piante dato che i parcheggi per le auto saranno fortemente ridotti. Grazie alla vicinanza con la stazione e la possibilità di usare agevolmente la bicicletta per spostarsi a Utrecht, sarà quello il mezzo di trasporto privilegiato. Per chi avesse comunque bisogno di un’automobile ci sarà a disposizione un servizio di car sharing elettrico, così da non rinunciare al comfort del veicolo, ma di garantire allo stesso tempo la riduzione dell’inquinamento urbano. In tutto ci saranno a disposizione 200 automobili elettriche.
Un’occasione di socializzazione
Molto alta l’attenzione per gli spazi comuni così da garantire la conoscenza e la condivisione all’interno del vicinato. Gli spazi verdi non saranno quindi solo un luogo dove coltivare ciò che finirà sulle tavole, ma saranno anche luogo di confronto e socializzazione. Ci saranno anche cucine e salotti collettivi da usare per delle feste per esempio. Oppure spazi condivisi di lavoro.
Un complesso con tutti i servizi
Le abitazioni saranno completate nel 2023 e saranno sostenibili anche dal punto di vista energetico dato che si userà l’energia prodotta con i pannelli solari. Si cercherà di integrare il complesso residenziale con tutti i servizi, compresi quelli assistenziali e sanitari, così che anche le fasce più anziane della popolazione potrano scegliere di trasferirsi lì e viverci agevolmente. Si tratta di una vera rivoluzione del concetto di grattacielo che diventerà così un esperimento di sostenibilità e integrazione.