Il collage tiene insieme 214 metropolitane del mondo, per un totale di 791 linee e 11.924 stazioni. Ogni elemento va a rappresentare punti e strutture realmente esistenti ma strutturate in modo che vadano a formare un unico, gigante, sistema.
Immaginate di prendere una metropolitana a Time Square, New York, e scendere davanti alla Biblioteca Nazionale della Cina, a Pechino. ArtCodeData, giovane azienda americana lo ha reso virtualmente possibile, connettendo insieme tutte le linee del mondo in unico grande sistema di stazioni, scambi, arrivi e partenze.
L’idea di una nuova Babilonia (che risale al 1959)
L’ispirazione per questo progetto ha coordinate precise: si tratta di una mappa, pubblicata nel 1959, dall’architetto olandese Constant Nieuwenhuys (1920-2005), chiamata “New Babylon”. Una mappa collocata in una corrente di pensiero più ampia, a cui lavorarono diversi intellettuali (tra cui dadaisti e surrealisti) per la costituzione di un’utopica città del futuro.
“The frequency of each man’s movements and the distances he will cover depend on decisions he will make spontaneously” C. N.
Nuova Babilonia è un luogo universale che si trasforma seguendo l’esigenze del cittadino, capace di ricrearne le caratteristiche muovendosi al suo interno. Nella visione di Nieuwenhuys lo spazio urbano si sarebbe ramificato sempre più, andando incontro alle esigenze “nomadi” che gli uomini possiedono dalla nascita. Un percorso i cui confini avrebbero coinciso con quelli del pianeta e dove ciascuno di noi avrebbe avuto la possibilità di viaggiare senza ostacoli o restrizioni. Una città ideale che nasceva dall’unione di tutte quelle esistenti, come mostra questa foto:
Dalle mappe alle linee delle metropolitane
ArtCodeData ha così cercato di dare una nuova linfa a quest’idea creando una mappa che potesse rappresentare le caratteristiche della mobilità umana del ventunesimo secolo. Ovvero, partendo dall’elemento che più caratterizza i grandi centri urbani: le vie metropolitane.
Che cosa succederebbe se tutte le linee del mondo potessero essere racchiuse in unico sistema?
E se considerassimo ogni linea come una vena al cui interno scorre il sangue vivo delle città, saremmo in grado di costituire un sistema circolatorio unico e conclusivo? A quanto pare sì, ed ecco la prova:
I numeri della mappa
Il collage digitale tiene insieme 214 metropolitane del mondo, per un totale di 791 linee e 11.924 stazioni. Ogni elemento va a rappresentare punti e strutture realmente esistenti ma strutturate in modo che vadano a formare un unico, gigante, sistema. Le città italiane coinvolte sono 9: Bologna, Brescia, Catania, Parma, Genova, Napoli, Torino e, ovviamente, Roma e Milano.
Come averla (sostenendo la campagna crowdfunding)
La mappa è disponibile in due diverse versioni, che cambiano in base alle dimensioni: 40×30 e 60×45. Secondo i suoi creatori il primo è più adatto ad ambienti intimi, camere e monolocali; il secondo invece per essere collocato in salotti e sale riunioni.
Se volete anche voi contribuire alla realizzazione concreta del progetto, e conservarlo nei vostri uffici o abitazioni, basterà unirvi alla campagna che la giovane realtà newyorchese ha avviato su Kickstarter. E anche in questo caso i numeri sottolineano il successo: quando mancano più di 20 giorni alla fine, World Metro Map ha già raccolto oltre 30mila dollari (su 6mila richiesti) da parte di oltre 500 sostenitori. Niente male no?
Alessandro Frau