Il binomio tra treni e videogiochi si fa sempre più saldo. Una ex startup polacca, oggi nel vivaio della francese Nacon, propone una simulazione seria ma anche accessibile
Chissà cosa rende così attraenti i plastici dei trenini. È qualcosa che, specie a noi maschietti, irretisce fin da bambini. Poi, crescendo, c’è chi diventa macchinista e chi continua a giocare coi treni, ma su PC e console. E difatti non si contano i videogiochi a sfondo ferroviario, in cui bisogna trascorrere ore fermi in stazione e alle prese con scambi e ritardi. Tra le software house più promettenti nel settore dei videogame simulativi l’ex startup Simteract, oggi acquisita dalla multinazionale Nacon. Lo studio di sviluppo polacco è noto soprattutto per essere al lavoro su una simulazione di Taxi che promette di ricostruire fedelmente, 1:1, la città di Barcellona, ma intanto ha rilasciato Train Life A Railway Simulator.
Duplice l’anima di Train Life A Railway Simulator: da un lato ci spinge infatti a bordo del locomotore di un treno, alle prese con leve e pulsanti mai visti prima, dall’altro il titolo allunga il brodo con un gestionale che ci chiederà di dare il via alla nostra compagnia, con l’obiettivo di farne la regina delle ferrovie.
Si tratta di fatto di due titoli in uno, che riescono a completarsi vicendevolmente e, soprattutto, ad accontentare tanto coloro che sono in cerca di un gioco maggiormente votato all’”azione” e non vedono l’ora di mettersi alla guida di treni realmente esistenti e fedelmente riprodotti in formato digitale, quanto rendere felice chi preferisce affrontare il gioco nelle vesti del manager, scegliendo un nome e un logo per la propria compagnia ferroviaria e accudendola quotidianamente così da ingigantire la propria flotta, acquisendo modelli sempre più nuovi ed efficienti, pianificando la manutenzione dei mezzi e ingrandendo le rotte coperte.
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Anche questa modalità, seppure non riproduca con dovizia tutte le sfide di gestione di un’azienda, è abbastanza variegata e sfaccettata e va dalla contrattualizzazione dei dipendenti alla stipula di accordi nel settore della logistica e del trasporti passeggeri.
Come tutti i titoli simulativi, pure Train Life A Railway Simulator richiede la giusta dose di dedizione e attenzione: non pensiate di riuscire a far partire soli soletti un treno saltando a piè pari il tutorial (che, anzi, si dimentica di segnalarci fin troppe cose, che andranno dunque apprese sul campo) o di poter completare una tratta nella metà del tempo preventivato perché avete fretta di chiudere la console.
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Nossignori: sebbene non sia il più arcigno dei simulatori, Train Life: A Railway Simulator non perdona il minimo errore e le multe fioccano. Abbiamo apprezzato parecchio che il gioco, rispetto a molti altri esponenti del genere, tenda a perdonare l’errore incauto per bastonare quello reiterato: insomma, non si viene puniti se si supera il limite della velocità, ma occorrerà pagare la contravvenzione se si ripeterà la condotta vietata.
In definitiva, considerato anche il prezzo budget a cui viene proposto, Train Life A Railway Simulator offre una offerta ludica di tutto rispetto. Proprio oggi, poi, sarà rilasciato anche l’aggiornamento relativo all’Orient Express che permetterà di allargare i confini della mappa a Est, lungo una delle tratte più iconiche e a bordo di uno dei convogli più romantici che esistano. Chi lo avrebbe mai detto che un titolo coi treni sarebbe stato romantico?