L’ex giornalista Mediaset amministra la Regione più anziana d’Italia. Proprio a Genova ogni anno si tiene il Silver Economy Forum. E la Silver Economy vale ormai 600 miliardi di PIL
Più che uno scivolone, quello di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e giornalista (dunque esperto di comunicazione), è stato un tonfo bello e buono. Anzi, se si considera che guida la Regione “più anziana d’Italia” (secondo l’Istat, nel 2018, ogni 100 giovani tra 0 e 14 anni in Liguria si trovavano 252 over 65enni, contro una media nazionale di 169) l’effetto è stato quello di un elefante entrato in una cristalleria.
Dati Istat, 2018, over 65 ogni 100 persone tra gli 0 e i 14 anni
Ma cos’ha detto Toti? Ieri mattina, a proposito degli effetti della pandemia e delle possibili restrizioni che il Governo potrebbe prendere già oggi, ha pubblicato questo cinguettio:
Per quanto ci addolori ogni singola vittima del #Covid19, dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della #Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate.
— Giovanni Toti (@GiovanniToti) November 1, 2020
Non una dichiarazione di statista, insomma. E il suo tentativo di ingranare la retromarcia è stato persino peggiore, dato che ha addossato tutta la colpa al proprio staff: «Il mio tweet che sta girando è stato malamente estrapolato da un concetto più ampio per un errore del social media manager e per questo ha generato fraintendimenti».
Voluto o meno, lo scivolone di Toti mette in evidenza qualcosa che in molti pensano davvero, cioè che gli anziani siano realmente un peso. Soprattutto in tempi di Coronavirus, molti bisbigliano che si stia bloccando una nazione con i lockdown, facendo naufragare l’economia, solo per tutelare i più anziani, che sono anche i più fragili e dunque esposti al Covid-19. Insomma, i pensionati sarebbero un peso, «non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese». Ma è davvero così?
Quanti soldi fanno girare gli anziani?
In realtà no. Soprattutto in un Paese come il nostro in cui la lotta di classe, da tempo, è diventata “di classe anagrafica”, ovvero tra giovani con sempre minor tutele e sempre più mosche in tasca e meno giovani dai redditi assicurati. Almeno dall’INPS. Anziani privilegiati, è indubbio, ma non significa che siano egoisti: a fronte di un welfare sempre più sfilacciato, i nonni sono coloro che danno una mano a figli e nipoti, facendo babysitteraggio, allungando cospicue “paghette” per aiutare le coppie a mettere su casa e, in tante occasioni, mettendo sul piatto la loro pensione quando i figli, saltando da un lavoretto Co.Co.Co. a una corsa come rider, non riescono certo a sbarcare il lunario.
Una Silver Economy in realtà Gold
È poi c’è un fattore da considerare: se gli anziani sono i soli ad avere qualche soldo in banca ed entrate fisse (la pensione), sono pure i soli a consumare. Tant’è che questo mercato negli ultimi anni è diventato così importante da meritare un appellativo tutto suo: “Silver Economy”. E la Liguria, anche se forse Toti non lo sa, è tra le Regioni che maggiormente beneficiano della silver economy, proprio perché è la Regione più anziana d’Italia. Non a caso il Silver Economy Forum si tiene a Genova.
© Regione Liguria
Un esempio su tutti: qual è la Regione in cui si installa il maggior numero di ascensori? La Liguria, perché è quella con più condomini anziani, che faticano a salire le scale. Eppure trainano, da soli, il comparto degli elevatori condominiali. Mica poco. E poi c’è il turismo: la Liguria, è noto, vive di terziario. Bene, secondo una ricerca presentata proprio in occasione del Silver Economy Forum 2019, mentre i giovani fanno ormai vacanze “mordi e fuggi”, all’insegna del risparmio, gli anziani sono i soli che si concedono il lusso di periodi medio-lunghi usufruendo di strutture alberghiere e ristoranti. In tutta Europa il mercato dei turisti dai capelli argentati valeva, nel 2010, qualcosa come 200 miliardi (tenendo conto anche dell’arrivo degli over 65 da altri continenti), ma nel 2030 sarà circa 550 miliardi. E la Liguria, Toti permettendo, dovrebbe muoversi per attirare proprio questo tipo di villeggianti.
Giuseppe Giaccardi “Turismo d’argento, un’opportunità felice”
Anche l’Unione europea ha iniziato a studiare il fenomeno. Secondo un report del 2018, “The Silver Economy”, voluto dalla Commissione Europea e realizzato dal Gruppo Technopolis e da Oxford Economics, in tutto il Vecchio – appunto – Continente i consumi degli anziani oggi sono stimati attorno alla cifra di 3.700 miliardi di euro e, considerando anche l’indotto, arriviamo a 4.200 miliardi di euro.
Fonte: Assolombarda
Se ne è accorta anche Assolombarda che infatti ha deciso di marcare a uomo gli anziani, costruendo una filiera della Silver Economy in modo che i nostri imprenditori siano anche i primi in un mercato in cui il nostro Paese, almeno dal punto di vista demografico, è già il primo. “Il valore della Silver Economy negli USA – hanno notato infatti gli imprenditori lombardi – rappresenta la terza economia mondiale”. E più passano gli anni più diventerà così anche per noi. Ma già oggi, stima sempre Assolombarda, la Silver Economy tricolore vale 620 miliardi di PIL (tra apporto diretto e indiretto) e occupa almeno 12 milioni di italiani nei settori più interessati.
Fonte: Assolombarda
In cosa spendono gli anziani?
Già, ma quali mercati ringiovaniscono grazie agli anziani? Ovviamente farmaceutico, servizi per la salute e residenze per anziani, ma pensionati sempre più arzilli, in salute e desiderosi di godere della sorprese che riserva la terza età oggi movimentano anche comparti molto diversi e inattesi: servizi culturali e ricreativi, turismo, la domotica per ciò che riguarda l’installazione di ascensori e montascale, l’alimentazione, i servizi bancari e assicurativi, il fashion e pure l’immobiliare, perché sono i soli, al giorno d’oggi, a potersi permettere l’acquisto di una casa e a offrire le garanzie sufficienti per l’accensione di un mutuo. Sì, nonostante la tarda età in banca sono i benvenuti. Come si vede, che gli anziani rappresentino un affarone e non siano affatto un peso lo avevano già capito, da tempo, gli istituti di credito, che con i soldi ci sanno fare, chissà se ora sarà chiaro anche a Toti (cui comunque crediamo, quando dice che è stato frainteso) e a chi la pensa come è stato improvvidamente scritto nel suo tweet.