Non è ben chiaro quale sia l’anno 201X. Presumiamo che saremo comunque tutti morti. Un assaggio di quel futuro, che non ci piacerebbe certo vivere (ma giocare sì), ci viene offerto da un colorato titolo come Thunder Kid: hunt for the robot emperor. Le macchine hanno preso il sopravvento (sai che novità, direte voi) e l’ultima speranza per il genere umano è proprio un supereroe che ricorda per stile i Power Rangers. Soltanto che è solo, contro un esercito di robot pronti a ucciderlo, stanza dopo stanza. Sviluppato da Renegade Sector Games e rilasciato da Eastasiasoft, lo abbiamo provato su NintendoSwitch.
In Thunder Kid l’omaggio ai titoli di un tempo si percepisce dal primo istante di gioco. Dalla colonna sonora all’ambiente pixelato, tutto nel videogioco sa di retrogaming. Si procede avanzando e abbattendo i nemici grazie alla nostra arma d’ordinanza. Si corre, si salta, si spara e, quando si è troppo esposti, è bene trovare riparo dietro a una parete. La vita va giù alla svelta e vi capiterà spesso di soccombere a un passo dal checkpoint. I pattern d’attacco dei nemici, per quanto riconoscibili e sempre identici, non vi faranno certo sbadigliare (soprattutto se sono in cinque a sparare in contemporanea). La difficoltà in ThunderKid sta infatti in ambienti di gioco stretti, pieni di dirupi e ostacoli che ci impongono rapidità di scelta, esecuzioni chirurgiche e riparo immediato per evitare i proiettili.
Se con i primi nemici basta attendere che abbiano sparato a macchinetta per eliminarli, le cose si complicano con i proiettili intelligenti, in grado di coprire un’area ben più vasta. Vi sembrerà di averne imparato il tragitto, ma le cose non sono così immediate. Le nostre armi diventano più letali livello dopo livello. Va da sè dunque che anche le truppe nemiche si facciano più toste. Il bello di Thunder Kid è che, di fronte a troppi nemici, è diritto del gamer evitare i loro colpi e procedere verso i primi miniboss, completando così il livello senza uccidere tutti.
Lungo la mappa si può recuperare la vita ed è bene lo facciate. I nemici, per quanto prevedibili negli attacchi, sono molti e le loro armi a disposizioni altrettante. Ci sono i proiettili, le bombe, così come lunghi tubi che, fatti rotolare contro di noi possono stritolarci. Senza troppe pretese lato grafico, Thunder Kid resta un prodotto più che discreto, che può trasportarvi in un’epoca lontana (nel passato), quando bastava avviare il software per restare incollati allo schermo.
Giornalista professionista, 33 anni. Mi occupo di tecnologia e innovazione su StartupItalia con interviste e approfondimenti. Collaboro con Blum e Rivista BC. Modero e conduco eventi sul mondo tech
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