Un mondo in 2D pieno di vita e con tante cose da fare. Avrete le carte giuste nel mazzo?
Nei gestionali si ha sempre la sensazione di aver tutto sotto il proprio controllo. Laggiù, sulla schermata, risorse, forza lavoro e oggetti sono a disposizione e siamo i soli ad aver potere su di essi. Ci sentiamo, in altre parole, divinità col pad in mano. L’altra faccia della medaglia è che perfino gli dei devono lavorare perché le cose filino lisce. These Doomed Isles, disponibile su PC, è un titolo dalla accattivante grafica in pixel art sviluppato da Triplevision Games nel quale svolgiamo questo compito di grande responsabilità.
La scelta di fondo che rende These Doomed Isles interessante come videogioco è l’aver mescolato meccaniche roguelike con il gameplay tipico dei deckbuilder. Le azioni da mettere in campo (costruire case o piantare foreste) si attuano scegliendo le carte da un mazzo. Come ovvio, bisogna arrangiarsi con quel passa per mano e questo elemento di imprevedibilità spinge a riflettere prima di ogni mossa.
A livello grafico These Doomed Isles è un prodotto che richiama i titoli di un tempo. In 2D possiamo spostarci sulla mappa, composta da isolotti più o meno grandi in un oceano apparentemente calmo. Come ben presto si capirà, il gamer deve fronteggiare non soltanto la fame dei suoi abitanti, ma anche altre avversità.
Non è il gestionale più difficile, anche se parliamo comunque di un prodotto disponibile soltanto in inglese. Con un po’ di pazienza si ha comunque modo di comprendere le azioni e tutti gli aspetti da tenere in considerazione. A un prezzo niente male, è senz’altro un titolo indie abbordabile.