Lo abbiamo provato su Xbox Series S. Come si comporta l’Unreal Engine 5 di Epic Games?
Prima di parlare di una delle demo che più stanno facendo discutere il panorama videoludico in questo finale di 2021, è doveroso dare il contesto. Epic Games, uno dei giganti del settore gaming, ha un engine proprietario – Unreal – utilizzato oggi da buona parte degli sviluppatori di titoli per PlayStation, Xbox e Nintendo. A differenza di Unity, più semplice e molto utilizzato nell’ambito indie, Unreal è più pesante ed è votato al fotorealismo. A maggio 2020 l’azienda aveva mostrato le capacità grafiche sorprendenti di Unreal Engine 5 su PlayStation 5. Un assaggio del nuovo motore è disponibile nella demo di The Matrix Awakens, disponibile sugli store di Sony e di Microsoft per iniziare a ingolosire gli appassionati di videogiochi con qualche minuto di futuro. Vi lasciamo qui in basso il primo quarto d’ora di esperienza. Non è un videogioco che verrà distribuito, ma la dimostrazione delle potenzialità del nuovo prodotto di casa Epic.
L’intro della demo The Matrix Awakens è nel pieno stile di Matrix. Il protagonista, poco prima di congedarsi e lasciare il testimone a una giovane matricola, ci intrattiene con un veloce riepilogo di quel che i film di Lana e Lilly Wachowski hanno significato per le innovazioni in campo cinematrografico. Poi si passa all’azione, cedendo il passo ai fuochi d’artificio dell’Unreal Engine 5. Il titolo non lascia purtroppo molto spazio al gamer per compiere le sue prime azioni, vale a dire sparare a volontà contro i nemici in un inseguimento folle (si clicca soltanto sul pad per aprire il fuoco senza la possibilità di prendere la mira). Ma quel che invece permette di fare è spalancare gli occhi sui dettagli e sulla fluidità di un’esperienza che avrebbe sicuramente meritato di uscire come videogioco fatto e finito.
Dopo l’inseguimento, The Matrix Awakens si apre in un open world tutt’altro che abbozzato. Oltre 45mila veicoli, in buona parte guidabili (soltanto con visuale in terza persona), sono a nostra disposizione in una delle città più sorprendenti mai viste. Una open city con dettagli impressionanti che ci immagineremmo in un futuro capitolo di Watchdog o in una edizione più fortunata di titoli alla Cyberpunk 2077. Grazie alla possibilità di attivare una telecamera che ci solleva da terrà come a bordo di un drone, il gamer è invitato espressamente a decollare per indugiare sui 7mila palazzi di una metropoli estesa su quasi 16 km quadrati. Soffermandosi sui tetti, sulle finestre, per scrutare fin dentro agli appartamenti dove si ritrovano dettagli sensazionali. Con Unreal Engine 5 il mondo dei videogiochi ha in mano una chiave preziosa per continuare a innovare nel linguaggio videoludico, marcando ancor di più la propria autorevolezza nel raccontare storie e proporre esperienze sempre più ai limiti del vero.