Un titolo indie dalla marcata impronta narrativa
Il settore videoludico si sta piano piano aprendo a stili di gameplay che portano il giocatore a vestire i panni non di eroi o personaggi dai poteri sensazionali, ma uomini e donne comuni impegnati in azioni altrettanto comuni. A primo impatto potrebbe sembrare un azzardo e, forse, è proprio per questo che a fare da apripista debbano essere proprio le software house indipendenti, ambiziose e senza troppa paura di sbagliare. The Magnificent Trufflepigs, disponibile anche su Nintendo Switch, si struttura così. Ecco perché vogliamo concentrarci sugli aspetti positivi di questo esperimento in prima persona, dalla marcata impronta narrativa, che utilizza l’escamotage di un’attrezzo freddo – come un metal detector – per scavare nel passato dei protagonisti. Scoprite di più nella nostra recensione di The Magnificent Trufflepigs.
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Recensione di The Magnificent Trufflepigs
Sviluppato dalla software house Thunkd, di stanza a Leeds (nord dell’Inghilterra), The Magnificent Trufflepigs è un gioco in prima persona che ci mette nei panni di Adam, amico di Beth e convinto da quest’ultima a raggiungerla nella sua remota casa di campagna prossima alla vendita. Mancano pochi giorni prima che le chiavi passino al nuovo proprietario: un luogo bucolico e pieno di ricordi verrà inevitabilmente stravolto e cambiato da ruspe e cantieri. Nel poco tempo rimasto abbiamo ricevuto l’insolito incarico di girare per la proprietà con un metal detector per dissotterrare oggetti.
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Il videogioco in questione si sviluppa in giornate, cadenzate da numerosi dialoghi tra i protagonisti. Sbagliereste nel credere che l’esperienza di The Magnificent Trufflepigs voglia principalmente trasmettervi il bello di manovrare un metal detector. Certo, bisogna scavare e trovare oggetti metallici, alcuni di dubbio gusto. Ma basta questo per attivare ricordi e dialoghi che vengono sprigionati. In questo titolo il perno centrale è la narrazione, quasi fosse una sorta di visual novel un pò più nutrita grazie al gameplay minimal.
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La libertà è dunque limitata nelle azioni. Possiamo certo girare per un prato e iniziare a scavare quando il metal detector inizia a segnalarci la presenza di oggetti sotto i nostri piedi. Una volta in mano, dobbiamo scattare una foto con lo smartphone e mandarla tramite chat a Beth, dalla quale scopriremo qualcosa in più. Chi cerca esplorazione e spensieratezza forse potrebbe rimanere deluso a questo punto, ma vi consigliamo di dare una chance ai dialoghi per seguire la storia. Cosa assolutamente da fare se non volete sprecare o sminuire il titolo.