I francesi di Ishtar Games ci portano in un mondo fantasy, tra distruzione e incantesimi
Capita che certi titoli siano in grado di dare una scossa a generi che hanno perso terreno. Il tower defense, ad esempio, ha fatto anche le sue fortune su mobile, dove con un dito si possono sterminare orde di zombie in sessioni mordi e fuggi. D’altra parte videogiochi più elaborati rischiano il flop. The Last Spell, invece, ha svelato carte più che discrete per potersi proporre come un esemplare dei tattici RPG a turni da prendere davvero in considerazione. Sviluppato dai francesi di Ishtar Games, lo abbiamo provato su PlayStation 4 (è disponibile anche su Nintendo Switch e PC).
La storia di The Last Spell non è delle migliori, ma aiuta comunque a creare un clima grottesco e ideale per chi ama le atmosfere fantasy. Il mondo è sotto scatto a causa del Cataclisma, il risultato di un cocktail magico sfuggito di mano ai maghi. Per chiudere il rubinetto da cui piovono mostri, non morti e creature demoniache, occorre completare il cosiddetto Ultimo incantesimo. Ma non ve la caverete con la velocità di un Accio. Qua le cose sono molto più lunghe e bisogna organizzare il terreno di battaglia.
The Last Spell suddivide le attività in due sessioni: giorno e notte. Quando splende il sole è meglio non fare le cicale, ma rimboccarsi le maniche ed equipaggiare l’accampamento dove ha sede l’incantesimo da portare a termine. Di notte, invece, si combatte e si affrontano le orde dei nemici. A livello di ritmica, il titolo è strutturato a turni e questo potrebbe indurvi a un’eccessiva calma. Fareste invece bene a non gingillarvi e a considerare anche l’anima roguelite del titolo, che non fa sconti: se il Cataclisma ha la meglio perderete tutti i vostri tesori.
A livello grafico The Last Spell è un titolo davvero intrigante, con una schermata non così fitta di informazioni. Il roster dei personaggi è notevole, al punto che il gamer dovrà considerarne tutte le specifiche per dare il meglio in battaglia. Un vero peccato che gli sviluppatori non abbiano avuto modo di aggiungere elementi di lore a un videogioco così promettente. L’ambientazione, pur avendo schermate fisse, è azzeccata, davvero piacevole alla vista, sia di giorno sia (soprattutto) di notte.
Giornalista professionista, 33 anni. Mi occupo di tecnologia e innovazione su StartupItalia con interviste e approfondimenti. Collaboro con Blum e Rivista BC. Modero e conduco eventi sul mondo tech
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