Ci hanno abituato a trailer hollywoodiani, frenetici e ricchi di esplosioni. Ma questa volta è tutto diverso. Questa volta l’occhio non può non inumidirsi guardando il trailer di The Grand Tour One For The Road, l’ultima – nel senso più letterale del termine – fatica di Jeremy Clarkson, James May e Richard Hammond, i tre giornalisti più amati e seguiti del mondo.
Leggi anche: Jeremy Clarkson inaugura il pub The Farmer’s Dog, il suo buen retiro dalla TV
The Grand Tour One For The Road, finisce tutto così?
Come abbiamo scritto nelle scorse settimane, infatti, i tre protagonisti di Top Gear prima e di The Grand Tour da 8 anni a questa parte hanno messo in liquidazione la W. Chump and Sons, la società che produceva gli show di Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May di proprietà degli stessi presentatori britannici (W. Chump altri non è che un acronimo: Wilman, Clarkson, Hammond und May Production).
Chi segue Jeremy Clarkson sui social sapeva da tempo che la fine fosse vicina: i post del giornalista automobilistico durante le ultime due puntate di The Grand Tour per Amazon Prime, particolarmente faticose a livello fisico, già dallo scorso anno avevano lasciato trapelare tutta l’insoddisfazione e la stanchezza della punta di diamante del terzetto.
The Grand Tour One For The Road uscirà il 13 settembre, naturalmente su Amazon Prime e rappresenterà l’ultima avventura a tre, on the road, appunto, dei moschiettieri meno politicamente corretti mai apparsi in televisione (o sul web, in streaming). Una avventura nel cuore dell’Africa a bordo di tre vetture d’eccezione: una Lancia Montecarlo, una Ford Capri e una Triumph Stag.
Perché Clarkson, Hammond e May si sono sciolti?
All’inizio dell’anno sempre Clarkson aveva tolto ogni dubbio: «Ho guidato le auto più in alto di chiunque altro – le parole che il presentatore 63enne aveva apposto come epitaffio alla serie Grand Tour – e più a nord di chiunque altro. Abbiamo fatto tutto ciò che puoi fare con un’auto. Quando ci siamo riuniti per decidere cosa fare dopo, se ci fossero altre sfide, le persone hanno semplicemente alzato le braccia in aria».
Clarkson, soprattutto, aveva ironizzato in una intervista al londinese Times, di sentirsi troppo «inadatto, grasso e vecchio», per corse automobilistiche che sempre più spesso si concludevano con tuffi in fiumi infestati o portavano i tre a zonzo in zone remote e inospitali del pianeta. Gli speciali trasmessi su Prime nel 2024, in Mauritania e Zimbabwe, che i tre ex conduttori di Top Gear hanno girato nella seconda metà dello scorso anno, saranno dunque gli ultimi due della serie.
Clarkson, May e Hammond dunque non lavoreranno più assieme, ma questo non significa che non li vedremo ancora in televisione. L’emittente inglese Channel 5 ha commissionato una nuova serie televisiva dal nome che è tutto un programma: “The Great Explorers with James May”. Al momento il contratto prevede di girare tre episodi da 90 minuti che naturalmente potrebbero aumentare a seconda della risposta del pubblico.
Clarkson da parte sua continuerà a condurre il proprio show di successo girato nella sua fattoria, Clarkson’s Farm (proprio la comodità insita nel concept di questa serie sembra essere ciò che ha portato il corpulento giornalista britannico a lamentarsi delle puntate «immensamente fisiche» di The Grand Tour). Richard Hammond continuerà a recensire auto e a condurre trasmissioni per appassionati del settore.