Un roster da 32 combattenti, una Campagna dalla trama folle, troppe mosse da imparare a memoria. Si dia inizio al divertimento
Nel 1994 il mondo ha conosciuto Tekken e, perdonateci il cliché, nulla è stato più come prima. L’IP di Bandai Namco ha calpestato il terreno dei picchiaduro con l’effetto di un elefante in una cristalleria, puntando sulla profondità di una grafica 3D che avrebbe restituito scazzotate epiche, esagerate e fuori scala rispetto a quanto visto prima. Per la gioia dei gamer che con il titolo ci sono cresciuti il 2024 dà il benvenuto a uno dei primi prodotti tripla A dell’anno. Disponibile su PC e su console PlayStation e Xbox, Tekken 8 è, lo diciamo subito, un videogioco da non lasciarsi scappare se siete tra gli appassionati del genere.
Partiamo dai protagonisti, i combattenti di Tekken 8. Il roster snocciola 32 personaggi con tre graditissime new entry (Azucena, Victor e Reina). Per chi è avvezzo al titolo, così come per chi deve prenderci la mano, il consiglio è quello di concedersi il lusso di assaggiare un po’ di tutto, testando sull’arena la potenza e le specificità marziali dei singoli avatar. Ci sarà tempo per affezionarsi ai preferiti.
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Se pensate che le pellicole di Mercenari abbiano codificato il paradigma delle storie esagerate dove bastano due bicipiti allenati per dominare il mondo e imbrogliare le più elementari leggi della fisica, Tekken 8 vi farà ricredere. Dopo aver padroneggiato le tecniche di combattimento la modalità Campagna è pronta a scaraventarvi addosso non solo un’infilata di combattimenti in scenari da urlo, ma cinematiche che lasciano davvero a bocca aperta.
Non si acquista un videogioco come Tekken 8 per godersi in comodità una storia profonda e avvincente, ma il team di Bandai Namco qua ha davvero dato libero sfogo ai sogni, aggiungendo un livello di adrenalina, cieca furia distruttrice e sguaiato divertimento. Non ci sono regole o struttura: tutto è al servizio di una sceneggiatura senza esclusioni di colpi.
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La curva di apprendimento di Tekken 8 non è spietata, anzi la software house ha evidentemente assecondato l’obiettivo di una maggiore accessibilità. Fermo restando la notevole quantità di comandi e mosse da imparare a memoria, a meno che non vogliate ridurre gli scontri a una manciata di colpi in arsenale (nel quale caso perderete alla svelta).
Il gameplay del titolo è divertente, con movimenti fluidi, necessari spostamenti sul terreno di scontro e una imprescindibile abilità nel sapersi difendere alzando la guardia. L’introduzione della modalità Heat consente peraltro di godersi pochi secondi di potenza allo stato puro, dopo i quali però bisogna attendersi una replica pan per focaccia. Dunque fate bene attenzione a non gasarvi troppo.
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A livello di multiplayer Tekken 8 è senz’altro migliorato rispetto al predecessore, con lobby ricche e tante occasioni per sfidare gli avversari. Sotto l’aspetto tecnico, la grafica del videogioco è più che buona e poggia anzitutto su una caratterizzazione eccellente degli avatar, ciascuno con una personalità propria. Pure l’audio design merita di essere citato, grazie a un accompagnamento immersivo che vi farà sentire i colpi inferti e subiti con una brutalità sonora. In un contesto affollato se si contano i picchiaduro – vengono in mente giganti come Mortal Kombat e Street Fighter – Tekken 8 arriva senza alcun senso di inferiorità. E ci mancherebbe…