La startup di Saragozza di Eduardo Jimenez e Toni Ros con questo videogioco ci riporta alla stagione delle MicroMachines
Lattine di bibite gassate lunghe come bisarche, coni spartitraffico alti come grattacieli. Nel mondo di Super Toy Cars Offroad, tutto è decisamente fuori misura. O siamo noi a essere dannatamente piccoli?
Il videogioco sviluppato da Eclipse Games, startup di Saragozza fondata da Eduardo Jimenez, che ha già lavorato a diversi titoli piuttosto conosciuti e ora ha deciso di mettersi in proprio assieme al collega Toni Ros, non fa mistero di ispirarsi ai titoli di una volta, in particolare a quelli che sfruttavano il marchio MicroMachines, quando ancora quelle piccole e coloratissime macchinine erano popolari tra i bimbi.
Il filone è quello dei racing giocattolosi e zeppi di power up à la Mario Kart (a proposito, letta la nostra recensione del pass percorsi aggiuntivi di Mario Kart 8 Deluxe?). La produzione spagnola vi mette alla guida di venti piccole ma scattanti macchinine giocattolo (vanno dalle dune buggy ai camion per la spazzatura, passando per auto da corsa dalla foggia tipicamente americana fino a ricomprendere gli immancabili big foot) impegnate a darsele di santa ragione in una quindicina di percorsi.
Su Switch la grafica incespica parecchio, soprattutto rispetto alla versione per PC disponibile via Steam. Ma anche sull’ibrida Nintendo è comunque possibile apprezzare la sensazione di velocità offerta da Super Toy Cars Offroad (sebbene i cali del frame rate non manchino) e la cura riversata nelle ambientazioni, grazie soprattutto a circuiti lunghi ed elaborati. I particolari a bordo dei tracciati, poi, contribuiscono a incrementare la sensazione di essere nanerottoli in un mondo di giganti.
Come tanti altri titoli che provano a mettersi in scia a Mario Kart ma che non possono contare né sull’esperienza né su budget di Nintendo, anche Super Toy Cars Offroad tende a diventare spesso troppo caotico. Le auto, alla lunga, dopo qualche urto di troppo, si rompono ed è frustrante quando accade per situazioni indipendenti dalla nostra volontà, come l’eccessiva pedanteria degli avversari o dai tracciati non sempre ‘leggibilissimi’, per come sono stati considerati. Tuttavia, al netto di qualche scivolone, è un gioco frenetico e divertente, che non mancherà di divertire, soprattutto i più piccoli.