Il più grande eroe dei videogiochi si appresta a debuttare al cinema con un lungometraggio in computer grafica. Duplice la missione: fare soldoni al botteghino e far dimenticare ai fan la pellicola del ’93…
C’è sempre quel Super Mario Bros. del 1993, diretto da Rocky Morton e Annabel Jankel, coi compianti Bob Hoskins e Dennis Hopper da far dimenticare ai fan, ma dopo l’ultimo trailer (ovvero il primo di una lunga serie, pare) mostrato ieri sera da Shigeru Miyamoto in persona (il “papà” del nostro idraulico preferito), forse si può iniziare a essere ottimisti. Insomma, Mario e “film” possono tornare a stare nella stessa frase senza suscitare l’isteria collettiva. Rassicurazioni in tal senso arrivano proprio dall’artista nipponico, Miyamoto, che sembra aver seguito passo passo lo sviluppo della pellicola di Illumination, anche a costo di concentrarsi più su quella che sui videogiochi per Switch.
Cosa sappiamo su Super Mario Bros. Il Film
Nello sviluppo dei nuovi videogame con Mario, il creativo di punta di Nintendo, del resto, ha da parecchio passato la fiaccola a game designer più giovani, limitando il suo ruolo alla supervisione. Più tempo, insomma, per aiutare l’azienda a espandersi in nuovi campi, così da per far conoscere il brand ai quattro angoli del globo. Con un mercato videoludico che si riempie di concorrenti (a breve debutterà la console Tencent – Logitech) e che non concede sconti (basti vedere la fine prematura di Google Stadia), Nintendo sa bene che deve allargare la propria platea, ricomprendendo anche i neofiti.
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Tutte strategie che, in realtà, la Casa di Kyoto ha iniziato a tessere dai tempi del mitico presidente Satoru Iwata, scomparso prematuramente qualche anno fa. Prima il Wii, poi l’approdo sugli smartphone e ora, appunto, il grande schermo.
“Abbiamo seguito il progetto dai primi brainstorming alla fase attuale”, ha assicurato Miyamoto. La prossima settimana terminerà la fase di animazione mentre il film arriverà nei cinema la prossima primavera. Prima di allora, fanno sapere da Nintendo, saranno mostrate ai fan tante clip. Il pubblico americano avrà l’incentivo di due doppiatori d’eccezione: Chris Pratt (star conosciuta al grande pubblico per la sua partecipazione al teen-drama Everwood, ma soprattutto per il ruolo da protagonista nei vari reboot di Jurassic Park) e Jack Black (non ha bisogno di presentazioni), pronto a calarsi nei panni di Bowser, il perfido re dei Koopa che da oltre 30 anni prova a rapire la principessa Peach per… sposarla, come ha recentemente rivelato Super Mario Odyssey. Charlie Day al leggio avrà invece il ruolo di Luigi.
La scelta dunque non è ricaduta su Charles Martinet, che dal 1996 dona la sua voce a Super Mario in ogni apparizione videoludica. A giudicare dai commenti apparsi in rete, sono numerosi i fan statunitensi che lo rimpiangono, ma effettivamente sarebbe stato difficile tollerare la sua voce in falsetto per la durata di un film.
“La produzione procede bene, stiamo dando gli ultimi ritocchi”, aggiunge sempre Miyamoto che poi sibillinamente avverte: “in ogni punto vedrete qualcosa”, a indicare l’estrema cura per i dettagli che Nintendo ha riversato nella pellicola. Insomma, rispetto all’esperimento fallito del 1993 in cui la software house nipponica aveva dato carta bianca ai registi americani, la diretta serale di ieri è servita per sottolineare che Nintendo ha seguito ogni minimo aspetto dello sviluppo di Super Mario Bros. Il Film.