Dopo anni di attesa e bocciature preventive, Rocksteady Studios ha finalmente pronto il suo titolo sui super cattivi dell’universo DC
Una gestazione lunghissima, almeno un decennio e un lancio sul mercato che non ha ribaltato le sensazioni da parte di pubblico e critica. Suicide Squad: Kill the Justice League, videogioco sviluppato da Rocksteady Studios e disponibile su Steam e sulle console next gen, è uno sparatutto in terza persona per raccontare una delle bande di criminali più famose dell’universo di supereroi e supercattivi. Deadshot, King Shark, Captain Boomerang e Harley Quinn sono i membri del poker con l’ingrato compito di far ricredere chi finora ha puntato il dito contro un progetto videoludico pieno di problemi. Saranno riusciti a farci dire “avevamo sbagliato tutto”?
Abbiamo deciso di basare la nostra recensione partendo dalla campagna. Nei primi momenti di gioco si ha modo di affrontare una fase tutorial che dà un assaggio del combat system, così come delle manovre necessarie per spostarsi. Suicide Squad: Kill the Justice League mostra fin da subito di aver optato per una verticalità molto spinta: rampini, teletrasporto, balzi disumani sono gli stratagemmi con i quali i singoli avatar riescono ad affrontare altezze considerevoli.
Nel darsi appuntamento in un punto specifico della mappa, gli antieroi compiono un percorso diverso, dovendo anche atterrare le prime orde di nemici. Dal punto di vista del combat system Suicide Squad: Kill the Justice League non è particolarmente innovativo, ma è solido e divertente. Il sistema predilige coreografie acrobatiche e un costante movimento sulla mappa, per piombare sugli avversari. Le bocche di fuoco fanno il loro dovere con un sistema di mira magnanimo.
Purtroppo nell’avviare Suicide Squad: Kill the Justice League abbiamo riscontrato qualche problema con l’avvio del software, rallentato di parecchio. Tornandoci a giocare in un secondo momento su Steam dopo la prima sessione ci siamo infatti scontrati con un avvio che si impiantava ripetutamente. Come trovarsi in un vicolo cieco. Come ha riportato Multiplayer il problema di disservizi generali ha spinto non poche persone a cercare online soluzioni per richiedere addirittura un rimborso (il costo del titolo è da tripla A).
Una volta dentro, il nostro test si è tuttavia svolto senza ulteriori intoppi, anche se con qualche calo di frame rate soprattutto nelle fasi più concitate dei combattimenti. La storia di Suicide Squad: Kill the Justice League non si discosta dallo stile alla Gotham City, anche se aggiunge elementi alieni e da film di fantascienza intriganti. Il punto centrale del titolo è il combattimento che, lo vedrete poco dopo il tutorial iniziale, spazia su un terreno di gioco davvero ampio.
La scelta di uno tra i quattro membri della Suicide Squad è decisiva, perché vi aggancerà a un particolare stile di combattimento. Per quanto ci riguarda ci ha convinto la forza bruta e devastante di King Shark, anche se tra tutti Harley Queen è la più abile (e immediata nei comandi) quando si tratta di sfruttare la verticalità. Per agganciarsi a punti lontani e superare burroni lunghi quanto dieci campi da calcio, i comandi non sono proprio immediati. Oltre alla potenza di fuoco va gestito anche il corpo a corpo, frenetico e da libidine. In queste fasi il software si è comportato tutto sommato bene, anche se, come ricetta, combattere ondate di nemici in un’arena immensa crediamo non sia l’offerta videoludica più originale (vista la competizione in giro).
A livello grafico Suicide Squad: Kill the Justice League mostra un universo DC di primo livello, caratterizzandolo con i dettagli originali. Forse in certe movenze e cinematiche abbiamo riscontrato una certa esasperazione della follia, con battute che lasciano il tempo che trovano. In ultima analisi: il titolo in questione promette senz’altro lunghe sessioni di caos bellico, con armi e acrobazie di tutto rispetto, ma a nostro avviso questi anti eroi non possono certo prendere un voto pieno facendo banalmente casino.