Starni Games è schierata oggi contro l’invasione russa. Continua nel frattempo a proporre titoli in cui è evidente la passione per la storia
Nel momento in cui Putin ha deciso di invadere l’Ucraina nel febbraio 2022, l’intero settore videoludico si è schierato accanto a Kiev per lanciare un messaggio al paese aggressore. Tantissime software house hanno bloccato le vendite dei propri titoli nel mercato russo e diverse case di sviluppo ucraine hanno dovuto operare in un contesto bellico, dimostrando quella che all’epoca del nazismo gli inglesi avrebbero chiamato grace under fire. Starni Games, di stanza a Kiev, nel 2020 ha rilasciato Strategic Mind: Spectre of Communism, terzo capitolo di una saga di wargame a turni che mostra l’enorme passione degli sviluppatori per la Seconda Guerra Mondiale. Sappiamo quanto i fatti storici vengano ben veicolati tramite il mezzo videoludico e che, pur senza la fedeltà di fonti bibliografiche, prodotti del genere offrono un’occasione per rileggere pagine troppo importanti per non essere studiate anche pad alla mano.
Russia’s terror continues. Kyiv was hit multiple times. Fortunately, our team is alive and our spirits are high! We tell about civilians in the war in our fully free charity project – Ukraine War Stories. Despite these violent attacks, the release will happen on October 18th.
— Starni Games (@StarniGames) October 10, 2022
Starni Games, per inciso, ha continuato a lavorare in questo anno e mezzo dopo l’invasione russa dell’Ucraina pubblicando un progetto dal titolo Ukraine War Stories, visual novel che racconta le terribili storie dei civili intrappolati nelle regioni occupate dell’esercito di Putin. Non si può non partire dall’attualità quando si ha di fronte una software house così coinvolta.
Strategic Mind: Spectre of Communism mette il giocatore a capo delle forze dell’Unione Sovietica ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Siamo nella fase in cui Stalin non è più alleato di Hitler (in base al patto Molotov-Ribbentrop della fine degli anni Trenta). Si tratta di uno strategico a turni nel quale il punto di vista è quello delle truppe sovietiche, che contribuirono in maniera decisiva alla vittoria contro il nazismo nel vecchio continente. A livello grafico siamo in un titolo non certamente da next gen – lo abbiamo provato su Xbox Series S – ma comunque ricco di fase non giocate, con un sacco di informazioni e citazioni storiche.
Gli sviluppatori, come spesso accade in certi casi, si sono fatti prendere la mano, interpretando e piegando alcuni fatti a favore di sceneggiatura. Per quanto riguarda il gameplay il giocatore ha di fronte una schermata ampia, in cui posizionare le tessere del proprio esercito, con carri armati e forza aerea. Tutto si svolge in una serie di missioni che ripercorrono passaggi meno noti del secondo conflitto mondiale, analizzando soprattutto lo scenario dell’est Europa. Su Steam Strategic Mind: Spectre of Communism è risultato essere un titolo molto apprezzato dalla community.Una nicchia inevitabilmente, ma che porta avanti con fierezza la bandiera degli storici nel mondo gaming.