Parlando del gioiello di Epic Games l’allenatore la tocca piano
«Un incubo, i giocatori restano tutta la notte a giocare a questa str****ta. E il giorno dopo, magari, hanno la partita». José Mourinho, nuovo allenatore della Roma, ha espresso così in un video Q&A pubblicato sui social della squadra il proprio parere su Fortnite, il videogioco più famoso e giocato al mondo. Col suo inconfondibile sorriso, l’ex coach dell’Inter del Triplete ha già messo le mani avanti con i giocatori della magica. Su StartupItalia ci siamo occupati più volte di accuse gratuite e provinciali al mondo gaming, spesso scaraventato sul banco degli imputati per i mali del mondo. In questo caso, però, dobbiamo ammettere che l’espressione di Mourinho è più divertita che preoccupata rispetto al modo in cui i suoi giocatori impiegano il tempo rilassandosi prima dei match.
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Fortnite: i numeri
Il battle royale di Epic Games è uno dei prodotti videoludici leader sul mercato. Grazie a testimonial e content creator che streammano ogni giorno su Twitch e sulle piattaforme, Fortnite ha conquistato milioni di gamer: pochi mesi fa The Verge aveva spiegato che tra il 2018 e il 2019 il titolo ha generato 9 miliardi di dollari di entrate per l’azienda americana. Anche in Italia, stando ai report periodi di IIDEA, Fortnite risulta essere tra i videogiochi preferiti.
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Anche se Mourinho non è un avversario facile, Fornite – o meglio, Epic Games – ha altro a cui pensare di questi tempi. Dallo scorso anno, infatti, lo scontro con Apple per la questione delle transazioni sull’App Store ha portato a un processo giudiziario nel mondo Big Tech. Di recente sulla questione si è esposto anche Elon Musk, Ceo di SpaceX, che ha usato parole dure contro Cupertino, definendo la fee del 30% che la mela morsicata impone a chi pubblica applicazioni sull’App Store come «una tassa globale su internet».