Un servizio che mette assieme domanda e offerta per l’outdoor. Dalla mountain-bike allo yoga, dal canyoning al golf. Con un occhio di riguardo per l’ambiente
Divertirsi, nel weekend o in ferie, all’aria aperta: Skouty è un servizio pensato per mettere in contatto chi ha voglia di andare per fiumi, montagne, gole o più semplicemente a spasso “fuori porta”, accompagnato da professionisti che si occupano di esperienze outdoor. Può trattarsi di fare rafting, magari però su un percorso semplice così da poterlo condividere con tutta la famiglia, o di una ferrata destinata a chi oltre che appassionato è anche preparato per la sfida: in tutti i casi l’idea del founder e CEO Ludovico Bizzocchi è di mettere a disposizione una via di accesso semplice (e rapida) per programmare il divertimento fuori dalle mura di casa.
Come funziona Skouty
Il sistema è interamente basato sul sito web ufficiale, sviluppato ovviamente per essere fruito anche dallo schermo dello smartphone, su cui i potenziali escursionisti trovano le attività divise per tipologia o per “elemento”: terra, neve, acqua, aria e urban. A ciascun elemento corrispondo più tipologie di esperienza, e la ricerca può anche essere focalizzata su un territorio specifico (per esempio dove ci si sta recando per una vacanza): ciascuna attività ha una descrizione, un prezzo, un grado di difficoltà indicato dagli organizzatori che sono chiaramente identificati, oltre ovviamente a un calendario di disponibilità. In più, le esperienze possono essere private (per esempio un gruppo di amici) o social: ovvero condivise con altri partecipanti che si aggregano per completare il numero minimo necessario per farle partire.
Un aspetto peculiare di Skouty è la possibilità offerta di combinare diverse attività per creare un percorso comune: ad esempio una parte della compagnia vuole fare un giro in bici e l’altra vuole fare hiking, poi tutti assieme ci si ritrova alla stessa ora per una terza attività (magari yoga, o un po’ di relax in sauna). Volendo si può anche creare un pacchetto regalo, un po’ sulla falsa riga di quanto si fa con le experience-box, che può venire utile anche per creare un addio al celibato o al nubilato decisamente più originale della media.
Tutto si organizza nella piattaforma, si paga in un’unica soluzione e ci si affida a professionisti selezionati da Skouty per la riuscita di ciascuna delle attività: l’idea è anche quella di creare una sorta di comunità dell’outdoor, che condivida anche i valori di rispetto e conservazione della natura oltre che il divertimento.
Intervista a Ludovico Bizzocchi
Abbiamo fatto quattro chiacchiere col CEO e fondatore di Skouty, Ludovico Bizzocchi, per farci raccontare qualcosa di più della sua startup (che fa anche parte dell’Associazione Startup Turismo). Ludovico è un appassionato di sport outdoor, ed è anche un istruttore di mountain bike della FCI.
StartupItalia: Dove nasce il nome Skouty?
Ludovico Bizzocchi: Skouty nasce dalla parola inglese “scout”, che significa esplorare, cercare, trovare. Il nome è stato rafforzato aggiungendo la “y” finale e al suo interno è contenuta anche la parola “out” che rimanda all’outdoor, settore a cui Skouty si rivolge.
SI: Come selezionate le attività sul territorio? Contate sul passaparola o avete allestito una vera e propria rete di agenti attiva nella ricerca e validazione delle iniziative?
LB: Siamo partiti contattando una rete di professionisti di nostra conoscenza spiegando loro non solo in cosa consistesse Skouty, ma anche quali fossero le esigenze che hanno portato il fondatore a intraprendere un progetto di questo tipo (raccontate tra l’altro nel primo articolo del nostro blog). Questi professionisti hanno apprezzato l’idea, si sono subito identificati in essa e molti di loro, con piacere, hanno consigliato/contattato altri professionisti spinti dall’entusiasmo e dall’originalità dell’iniziativa. Crediamo molto in questo modello poiché riteniamo consenta un’auto-referenziazione che difficilmente si riuscirebbe a creare in altro modo.
SI: Che cosa posso trovare su Skouty? Mountain bike, trail, o anche attività meno sportive e più ludiche da svolgere all’aria aperta?
LB: Skouty, in qualità di portale per vivere esperienze outdoor, offre svariate attività, e molto diverse tra loro, da praticare all’aria aperta. Si spazia dalla mountain bike allo yoga, passando attraverso la fionda umana e l’hiking. Si tratta di un portale in grado di soddisfare le esigenze di chiunque voglia svolgere delle attività all’aria aperta e che offre la comodità di prenotare velocemente e direttamente online.
SI: Ma Skouty è un servizio pensato per gli appassionati di fitness e trail o c’è spazio per tutti?
LB: Il servizio è pensato per chiunque. Per famiglie in cui i diversi componenti vogliono provare attività diverse, per neofiti che vogliono cimentarsi in una nuova esperienza, per adrenalina-addicted che vogliono superare (in sicurezza) le proprie paure, per sportivi che vogliono migliorare la propria tecnica o esplorare nuovi territori in compagnia di una guida locale. Skouty è la risposta per chiunque abbia voglia di praticare sport all’aria aperta, a contatto con la natura e con il supporto di una persona qualificata.
SI: Quante persone lavorano oggi in Skouty?
LB: Più di 30. Ogni professionista inserito all’interno del portale è parte integrante del progetto. Lavora per Skouty e lavora per sé stesso: questo gli permette di fare della propria passione un lavoro.
SI: Il modello di business di Skouty non prevede maggiorazioni e ricarichi per il pubblico: dove si creano i margini?
LB: Lo scopo che Skouty si prefigge è di essere vantaggioso per gli utenti finali (neofiti, sportivi appassionati o agonisti) che prenotano e per i professionisti che propongono le loro esperienze. Per l’utente finale non ci sono maggiorazioni a prenotare sul portale. Il costo presente è il medesimo che il professionista propone abitualmente. Per il professionista non ci sono costi di inserimento né costi annuali: la piattaforma trattiene solamente una percentuale al momento della vendita. L’idea è di essere il meno dispendioso possibile, in controtendenza alle sponsorizzate Facebook o Instagram, in cui si investe per raggiungere possibili clienti, senza avere la certezza che il tutto si converta effettivamente in prenotazioni.
SI: Quali sono i vostri piani di sviluppo per coprire il territorio nazionale?
LB: Essendo appena usciti con la piattaforma ci stiamo focalizzando molto sulle zone in cui siamo presenti (Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta). Visto il riscontro positivo stiamo testando due diversi modelli per poter estendere Skouty a nuovi territori e permettere a chiunque lo desideri (utenti e professionisti) di poter accedere al servizio.
SI: Vivere l’outdoor significa anche imparare a rispettarlo: in questo senso avete delle iniziative specifiche per sensibilizzare il pubblico?
LB: Siamo appena partiti con una campagna test di sensibilizzazione del pubblico volta a pulire l’ambiente in cui viviamo ogni giorno, correndo e raccogliendo rifiuti con una pinza e dei guanti: si chiama plogging ed è un’attività sportiva inventata in Svezia. Grazie alla collaborazione con altri attori locali sta avendo grande successo, tanto che da settembre verrà proposta a tutti gli studenti delle scuole superiori del biellese, con lo scopo di sviluppare un’attività ricreativa e inedita che promuove il valore del rispetto ambientale, il senso civico la socializzazione e il benessere. L’obiettivo è quello di creare un format da estendere su scala regionale e nazionale a ulteriori istituti, associazioni sportive, aziende e privati.