Il sindaco di Milano, Beppe Sala, punta a un divieto di fumo totale al Meazza. E per il torneo di quest’estate la UEFA vieterà le sigarette sugli spalti
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha preso una posizione netta sul divieto di fumo nei luoghi pubblici all’aperto: si partirà dalle fermate dei bus e dei tram, dove presto accendersi una sigaretta sarà vietato per limitare emissioni e danni da fumo passivo agli altri passeggeri. Ma nel mirino del primo cittadino c’è anche la Scala del calcio, quel Meazza che ancora Milano non ha deciso se demolire o mantenere, una volta costruito il nuovo San Siro. Ad ogni modo, i tifosi di calcio non potranno più fumare mentre si godono la partita sugli spalti. «Penso che si debba arrivare in un periodo non lunghissimo allo stadio smoking free», ha dichiarato Sala. Un progetto che è già realtà per le partite dei prossimi Europei 2020.
Leggi anche: San Siro, la Milano del futuro avrà un Meazza 2.0 green
© Fonte: profilo Facebook UEFA EURO 2020
“Smarcarsi” dal fumo
«Fumare e svapare all’interno del perimetro dello stadio (sia all’interno che all’esterno dell’edificio) è severamente proibito», si legge sul sito ufficiale di UEFA EURO 2020, il torneo che durerà dal 12 giugno al 12 luglio e che coinvolgerà 12 città europee per festeggiare il sessantesimo anniversario dalla prima edizione. L’organizzazione non prevede neanche aree fumatori, completando così un percorso iniziato quasi vent’anni fa quando sempre la UEFA dichiarò guerra al fumo in panchina, chiudendo un lungo capitolo che ha legato le sigarette al terreno di gioco.
Leggi anche: Divieto di fumo all’aperto: Milano comincia dalle fermate dei bus
© Fonte: Wikipedia
Ce li ricordiamo ancora allenatori come Marcello Lippi e Zdenek Zeman fumare mentre davano indicazioni agli 11 in campo. Le cose cominciarono a cambiare dalla stagione 2004/2005, quando partì il giro di vite contro il fumo in panchina e nell’area tecnica, negli stessi anni in cui, in Italia, la legge Sirchia iniziava a bandire le sigarette da bar e ristoranti. L’obiettivo di Sala per San Siro ispirerà altri sindaci per un gioco davvero pulito?