Grazie a cospicui investimenti nella velocizzazione del buffering, il servizio on demand copre tutta Italia. Entro il 2020 punta a conquistare 20 Nazioni
A meno di un anno dal debutto in Italia, DAZN chiude il bilancio dei primi dieci mesi con più di 81 milioni di ore di contenuti visualizzati in streaming, di cui il 91% live mentre il 9% on demand. La piattaforma nata da un team di allenatori, opinionisti del pallone, ex campioni e telecronisti, tra cui, in conduzione Diletta Leotta, Paolo Maldini e il direttore Marco Foroni, è oggi presente in 9 Paesi e 4 continenti, ma punta ad ampliare la propria offerta con l’obiettivo di raggiungere 20 Nazioni entro il 2020.
Chi è il dazner-tipo?
In media, sono per il 60% uomini e per il 40% donne i dazner che usufruiscono della piattaforma per seguire eventi sportivi. Dato rilevante, considerando l’elevata percentuale di quote rosa. Il target, in media si aggira sui 35 anni e non segue soltanto un unico sport ma, dal momento che la piattaforma è multidisciplinare, in genere preferisce vedere un paio di attività differenti.
Tra gli sport più seguiti, in testa, come sempre, il calcio. Al secondo posto il football americano, mentre al terzo, per quanto riguarda il live, troviamo il rugby, a differenza dell’on demand dove spopolano le arti marziali. Quarta posizione in live per la pallavolo e quinta per le arti marziali, mentre boxe e rugby, rispettivamente al quarto e quinto posto chiudono la classifica dell’on demand.
Tra le partite di Serie A più viste ci sono Inter-Juventus del 27 aprile (la 34^ giornata di Serie A TIM), seguita da Juventus – Roma (17^ giornata, del 22 dicembre 2018) e Milan – Napoli (21^ giornata, di questo 26 gennaio). Per la Serie BKT, l’incontro più seguito è stato quello tra le due squadre promosse al termine della stagione, Lecce – Brescia del 28 aprile (35^ giornata), in seconda posizione Hellas Verona – Pescara (andata semifinali playoff, 22 maggio) e, in terza, Palermo – Foggia (22^ giornata, 4 febbraio).
In ambito internazionale, l’evento calcistico che ha generato più interesse è stato il ritorno del Superclásico, la finale di Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors. Completano il podio due dei quattro Clásico tra Barcellona e Real Madrid trasmessi in esclusiva sulla piattaforma nel corso dell’anno.
Leggi anche: DAZN scende in campo. A Milano l’evento di presentazione della nuova piattaforma
Un servizio digitale che copre tutta Italia
In termini di copertura, DAZN evidenzia una capillarità in tutta la nazione, con picchi a Milano, Roma, Napoli, Torino, e, a seguire, Brescia, Palermo e Bari. Un dato che testimonia come, in questo caso, il digital divide non rappresenti una limitazione nell’accesso alla piattaforma. Il costo del servizio è di 9.99 al mese.
In media, DAZN trasmette 9 eventi live al giorno, per un totale di oltre 2.600 in diretta dal suo lancio in Italia ad oggi.
DAZN nasce in digitale per i figli del digitale. “Io sono sempre stato tecnologico – afferma Paolo Maldini – Ma i miei figli mi doppiano. Oggi si visualizzano più contenuti da più device; i tempi sono cambiati; tutto è molto più rapido e anche in questo senso lo sport si sta modificando”.
Nel corso dell’ultimo mese, tra i device preferiti dagli utenti di DAZN ci sono gli Smart TV, Set-Top Box o console, dai quali sono state viste oltre il 63% delle ore di streaming, il 22% proviene, invece, da dispositivi mobile (smartphone e tablet), mentre il 15% da browser web. Un risultato differente rispetto al debutto della piattaforma, lo scorso agosto, quando solo il 38% delle ore viste arrivava dalla TV.
“I giovani vivono lo sport insieme alla loro community, che oggi è virtuale. Il punto di vista del consumatore è sempre meno passivo e lo streaming rappresenta un’alternativa comoda e personalizzata. Per questo, un domani, probabilmente, ci ritroveremo a fare i conti con la disputa: stadio o TV?”, rileva il professore Aldo Grasso.
Quale futuro per DAZN?
Dopo aver messo piede in Italia, USA, Spagna e Brasile, DAZN punta a conquistare 20 Nazioni entro il 2020, lavorando per ampliare il catalogo con nuovi sport rispetto a quelli già proposti.
Se il lavoro per ridurre i tempi di buffering è stato notevole, DAZN ha affermato di avere aperto un dialogo con il Governo italiano per sensibilizzare ancora di più le istituzioni in vista di una rete Internet ancora più efficiente. In questo senso, l’Italia è indietro rispetto ad altri paesi dell’UE. La Spagna, ad esempio, a livello di infrastrutture si posiziona a pari merito con la Germania.
Non trapelano indiscrezioni, invece, per quanto riguarda le partnership della prossima stagione (attualmente Sky è partner commerciale di DAZN).