Chiusa la sessione è tempo di bilanci sulle false piste online. Foto, tweet e commenti piacciono ai tifosi: ma non influenzano le trattative
Guardiola alla Juventus. Il picco di ricerche su Google ci fu tra fine maggio e inizio giugno. I social traboccavano di foto e tweet sull’imminente bomba di mercato riecheggiata su Instagram e gli altri social, prova che l’allenatore catalano sulla panchina dei bianconeri era solo questione di ore. Circolarono perfino ingaggio e giorni di firma e presentazione. Alla fine all’Allianz Stadium è arrivato Maurizio Sarri, l’ex allenatore di Napoli e Chelsea. La sessione di calciomercato che si è chiusa ha collezionato sì grandi acquisti pompati nella grancassa social, ma è vero anche che la cronaca ha spesso invano inseguito gli umori (leggi “like”) sulle varie piattaforme per leggerci tracce, suggestioni, indizi. “Non è che usando bene i social compri Neymar, oppure riesci ad avere Icardi a parametro zero!”: ci siamo fatti aiutare da Paolo Ziliani e Maurizio Pistocchi, giornalisti sportivi a capirci qualcosa di più di questa sessione estiva di calciomercato.
Non basta un “cuore”
La Serie A non avrà neppure il croato Luka Modric, il Pallone d’Oro numero 10 del Real Madrid, che in piena sessione di calciomercato aveva pigiato “cuore” su una foto del profilo ufficiale del Milan. Sarebbe stato un rinforzo notevole per la nuova squadra di Giampaolo. Niente da fare, era soltanto un febbrone da social, lo stesso che già aveva già colpito l’Inter nell’estate 2018. L’allora centrocampista interista Ivan Perisic – in prestito al Bayern Monaco – pubblicò sul proprio profilo una foto che lo vedeva accanto ai connazionali croati Marcelo Brozovic e Sime Vrsaljko. “Who is missing?”, Chi manca?, l’ammiccante hashtag. Era un altra sessione di calciomercato social, quando si voleva Modric sull’altra sponda del Naviglio, all’Inter.