I nostri calzini sono in pericolo. Ci vuole un vero supereroe
Tra gli elettrodomestici più complessi mai inventati, senz’altro la lavatrice è il più maligno. Qualsiasi cosa tu ci metta dentro non sai mai se uscirà del colore originario o, peggio ancora, ristretto di qualche taglia. Questo, però, è un limite evidente di chi scrive. Ha fatto però piacere scoprire che la trama di Sockventure, videogioco disponibile su Nintendo Switch, parte proprio da una serie di coloratissimi calzini che vengono divorati da una spiegata macchina, dai denti appuntiti. Sviluppato dalla realtà indie Nighthouse Games, attiva in Finlandia, il titolo è un intrigante platform in cui non si combatte, ma si corre verso il successivo checkpoint cercando di evitare lame volanti, laser distruttivi e altre carezze che incontriamo nell’elettrodomestico del diavolo.
A primo impatto Sockventure può sembrarvi facile. Anzi, tenero. L’inizio pare l’avvio di una fiaba, con questo simpatico bimbo che, su ordine della madre, ha il compito di rimettere in ordine la stanza, raccogliendo alcuni calzini sparsi per poi metterli in lavatrice. Non sappiamo se nel nord Europa i piccoli siano così diligenti, ma non è certo quello che ci ha stupiti. Basta infatti dirigersi verso la macchina per caricarla e…boom. L’innocente elettrodomestico diventa una macchina infernale, dai denti aguzzi, che ha ingoiato i nostri calzini.
Come possiamo fare senza (i calzini)? Il bimbo mica ha il coraggio di buttarsi in quella ferraglia. Ci vuole dunque un supereroe: quello in questione è un po’ bruttino, ma è la nostra unica speranza. Sembra un piccolo fantasma, con un mantello rosso a coprirli pure il capo. Suckventure è un platform colorato e divertente. Il protagonista, seguito da un costante commento del bambino, deve saltare su gradini a varie altezze ed evitare gli ostacoli per proseguire la folle avventura. Le schermate, piene di dettagli e mai statiche, sono un susseguirsi di situazioni da mettersi le mani nei capelli.
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All’inizio sarà facile prendere le misure con i primi ostacoli. Le cose però si complicano alla svelta, soprattutto perché avanzare verso il checkpoint non dà spesso alcuna possibilità di fare pausa: bisognerà superare in sequenza 3, 4, 5 ostacoli giocando spesso sul millimetro. In una situazione ci siamo perfino innervositi, dal momento che il nostro eroe pareva incapace di raggiungere una piattaforma saltando all’ultimo istante possibile. Prova dopo prova, abbiamo scoperto che c’era una frazione di secondo che potevamo ancora sfruttare per darci il giusto slancio.
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A livello di mostruosità, l’eroe di Sockventure un po’ ricorda il cruento pezzo di carne di Super Meat Boy. In quel videogioco, che abbiamo recensito per Xbox, eravamo però a livelli hardcore difficili da toccare. Ma se amate le sfide il titolo finnico saprà senz’altro mettervi alla prova. Il software gira che è una meraviglia e le ambientazioni sono un groviglio di aghi e trappole mortali.