Rotolando verso Sud con ciò che resta di un simpaticissimo eroe. Il nuovo, folle, videogioco per PC, Nintendo Switch, Sony PlayStation 4 e Microsoft X-Box One
Soltanto qualche anno fa gli zombie erano le creature horror al centro del palcoscenico. Purulenti e puzzolenti protagonisti di film, telefilm e videogiochi. Adesso la mania potrebbe forse iniziare a spostarsi sugli scheletri. Dopo aver provato il bizzarro Skleattack, un curioso metroidvania bidimensionale in cui il protagonista era già morto e sepolto, oggi invece parliamo di Skully, metroidvania tridimensionale ormai prossimo al debutto su PC, Nintendo Switch, Sony PlayStation 4 e Microsoft X-Box One.
Skully non è l’agente dell’FBI che accompagnò Fox Mulder a caccia di alieni in X-Files. O, se lo è, deve avere fatto una dieta dimagrante un po’ eccessiva. Skully è un teschio ed è contemporaneamente il protagonista del videogame omonimo frutto della fantasia – malata – dei ragazzi di Finish Line Games. Privato del suo corpo e dei suoi arti, Skully è solo un teschio e come tale… non può fare altro che muoversi rotolando. Per questo motivo, almeno alle prime battute, l’avventura ricorda parecchio da vicino il vecchissimo (persino più del sottoscritto) Marble Madness o, per restare su titoli recenti, Rock of Ages.
Queste pozze vi permetteranno di trasformarvi in altre tre creature
Almeno finché non ci si imbatte nelle pozze di catrame, Skully è un gioco di biglie virtuali, in cui cui il nostro allegro (insomma…) teschio ruzzolerà lungo stage tridimensionali correndo a rotta di collo (se solo lo avesse) per pendii e curve paraboliche per arrivare alla fine del livello. Quando invece raggiunge le pozze, di colpo il gameplay alla base del titolo di Finish Line Games vengono sovvertite, perché Skully ha modo di trasformarsi in altre creature dotate di braccia e gambe.
Ogni creatura, che per character design ricordano parecchio gli Skylanders (o i Gormiti), donerà a Skully nuovi poteri (fisici e telepatici), così da variare parecchio le meccaniche di gioco a seconda del personaggio usato. Progredendo, Skully perde infatti la sua natura stile Marble Madness o “gara di biglie” (sebbene quelle sequenze, oltre a essere le più frenetiche, risultino anche le più piacevoli) per diventare un curioso metroidvania in cui occorreritornare più volte sui propri passi, sotto altre spoglie, per sbloccare nuove sezioni del livello prima precluse. Diversi enigmi poi chiederanno di evocare tutte le creature contemporaneamente, affidando a ciascuna un compito definito.
Sembrano Skylanders, invece sono i buffi mostriciattoli in cui potremo trasformarci
Gli stage in realtà sono quasi sempre piccini, mai troppo arzigogolati e, come fa intuire il ritmo blando di Skully, con ogni probabilità questo lo si deve all’intenzione, da parte degli sviluppatori, di rivolgersi a un pubblico di giovanissimi, magari alle prime esperienze in fatto di videogames. Anche i nemici, oltre a essere piuttosto radi (pure come tipologia, due appena), non rappresentano mai chissà quale sfida. Ed è un vero peccato perché, data la possibilità di ruzzolare qua e là con il nostro teschio (ehr…), ci aspettavamo qualcosa di più frenetico e indiavolato, invece a conti fatti si è di fronte a una tranquilla passeggiata.
A livello grafico, il titolo offre locations davvero ispirate
Skully ingrana la quarta solo verso la fine del gioco. Prima, per buona parte dei 18 livelli, è una sorta di lungo e a tratti monotono tutorial. La curva di difficoltà è anche fin troppo docile, nel titolo pubblicato da Modus Games. Quando ci si inizia a divertire per davvero, si è ormai a un passo dai titoli di coda. Di contro, dove il gioco fa centro fin da subito, è nella realizzazione tecnica, proponendo livelli colorati, ben dettagliati e soprattutto ispirati. Fluido e solido anche il frame rate, e non era affatto scontato. Ogni tanto la telecamera fa invece dannare, rendendo le sezioni platform una incognita (il nostro povero Skully muore se tocca l’acqua, la lava o se casca da una grande altezza), ma, difetti a parte, siamo di fronte a un’avventura ispirata e divertente che non mancherà di intrattenere soprattutto i più piccoli.