La startup Double Mizzlee retta da uno sviluppatore solitario ci immerge in un puzzle game gelido ma ingegnoso
Chissà se qualcuno si ricorda ancora di Goof Troop, simpaticissima avventura su licenza Disney (i protagonisti erano Pippo e suo figlio Max, alle prese con Pietro Gambadilegno) per SNES sviluppata da Capcom nel lontano 1992. Il gioco qua e là presentava alcuni piccoli ma ingegnosi enigmi che funzionavano esattamente come quelli proposti oggi da Shivering Stone, ultimo rompicapo di Double Mizzlee, startup innovativa con alle spalle un unico sviluppatore.
Shivering Stone, gelido biliardo
Se non avete mai sentito parlare di Goof Troop, nessun problema. La stessa tipologia di enigmi è stata ripresa qualche anno più tardi nei primissimi capitoli di Pokémon, in particolare Oro e Argento, lungo la Via Gelata, dove bisognava far scivolare sul ghiaccio massi come pure il giovane protagonista. Scommettiamo che ora vi si è accesa la proverbiale lampadina, vero?
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Ecco, Shivering Stone basa la propria ragion d’essere sulle medesime meccaniche. Mix tra il golf e il biliardino, chiede al giocatore di spingere grosse palle di neve nelle buche, azzeccando il giusto ordine visto che, una volta messe in moto, non si fermeranno fino alla prima sponda e dunque non tutte possono essere condotte nella medesima buca e talvolta alcune serviranno per far carambolare nella giusta direzione le altre.
Detta così può sembrare un gioco piuttosto complesso e in effetti gli enigmi, soprattutto progredendo con la gelida avventura, richiederanno spesso di spremersi le meningi. Ma si tratta solo di comprendere le regole basilari, dopodiché si procede in scioltezza. Liscio come l’olio, anzi, come una lastra di ghiaccio. Occhio solo a non scivolare.