Ne abbiamo provati diversi. Parliamo dei videogiochi dove la morte è una costante, dove tutto può andare bene finché la sfiga ha la meglio; dove non ci si può mai e poi mai fermare; dove pazienza e impegno dovranno per forza accompagnarvi. Run: The World In-Between è un indie che non parte da zero. L’ispirazione a titoli come Super Meat Boy, che hanno fatto la storia del gaming e della rabbia in console, è una garanzia per chi è in cerca di livelli sfidanti. Sviluppato da TeamRun, è disponibile anche su NintendoSwitch, console ibrida dove videogiochi come questo possono dare grandi soddisfazioni, una volta sbollita l’ira. In treno, in sala d’attesa, durante un quarto d’ora di tranquillità, vi suggeriamo di spolverare un po’ di spirito di competizione sulla vostra giornata.
Run: The World In-Between è disponibile in italiano. Una volta avviata la partita, una breve sessione di cinematiche in pixel art retro ci dà il benvenuto in un mondo parallelo. La nostra protagonista, un’eroina piccola così ma già con poteri eccezionali, deve sfuggire a entità che la inseguono. Parte così, livello dopo livello, una corsa forsennata tra ostacoli, burroni, terreni che crollano e una varietà di situazioni di gioco che non lasciano mai sereni.
A differenza di Super Meat Boy (lo citiamo in continuazione perché eravamo proprio rimasti scottati nella nostra ultima esperienza su Xbox), il gamer non ha la marcia impostata a una velocità costante: è lui che deve sempre dare la direzione per salvare la pelle. La logica è quella del punitivo trial&error: sbagliando e morendo si impara. Come anticipato, i livelli cambiano in continuazione, così da non dare mai quella sensazione di comodità. Dovendo procedere in una schermata a scorrimento orizzontale, la velocità di scelta è ridotta al secondo.
A livello grafico non si può dire nulla al team di sviluppo. Il platform è minimal nel contesto, ma ricco nei dettagli. Non che sia facile notarli, dal momento che è obbligatorio correre. A inseguirci ci sarà un’entità oscura, con la quale è meglio non scherzare. La nostra protagonista può saltare, aggrapparsi e attivare un turbo molto comodo (soprattutto una volta in aria) per superare barriere o burroni. La trama è, a nostro avviso, qualcosa di cui presto perderete traccia, impegnati come sarete a studiare le migliori strategie e a impatichirvi con le abilità del vostro avatar.
Giornalista professionista, 33 anni. Mi occupo di tecnologia e innovazione su StartupItalia con interviste e approfondimenti. Collaboro con Blum e Rivista BC. Modero e conduco eventi sul mondo tech
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