Davanti a 11mila persone l’ex numero 1 del tennis mondiale ha raccontato tutto quello che gli ha insegnato lo sport vissuto da un professionista del suo calibro. L’occasione è stata la consegna del dottorato ad honoris in Lettere dall’Università di Dartmouth, nel New Hampshire (per lui è la seconda laurea ad honorem dopo quella ricevuta anni fa dall’Università di Basilea). Ecco quali sono state le sue parole.
Leggi anche: Tennis Manager 2024, chi riuscirà ad allenare il prossimo Sinner?
Che cosa ha detto Roger Federer
Ripercorriamo alcuni passaggi chiave del suo discorso da 25 minuti: «Ho lasciato la scuola all’età di 16 anni per giocare a tennis a tempo pieno e diventare un giocatore professionista. Non sono mai andato al college… Ma mi sono laureato di recente. Mi sono diplomato in tennis. So che la dicitura corretta sarebbe “Roger Federer si è ritirato dal tennis”. Ma la parola ‘retired’ è orrenda. Perché proprio come tutti voi, anche io ho chiuso con una cosa importante e sto passando a quella successiva. Sapete mi chiedono spesso: “Ora che non sei più un tennista professionista, cosa fai?”. Beh non lo so… e va bene non saperlo. Dunque come impiego il mio tempo? Sono innanzitutto un papà quindi accompagno i figli a scuola, gioco a scacchi online, passo l’aspirapolvere a casa ma soprattutto mi godo la mia vita da laureato in tennis e per questo oggi voglio condividere alcune lezioni su cui ho fatto affidamento durante questa transizione e che spero possano tornarvi utile anche a voi. L’assenza dello sforzo, della fatica, è un mito. Non sono arrivato dove sono arrivato solo con il talento. Ci sono arrivato cercando di superare i miei avversari. Ho creduto in me stesso. Ovvio sì, il talento conta. Non starò qui a dirti che non è così. Ma il talento ha una definizione ampia. Nella maggior parte dei casi non si tratta di avere il dono, bensì si tratta di metterci grinta e coraggio. Nel tennis, la perfezione è impossibile. Il tennis mi ha permesso di vedere il mondo, ma non è quello il mondo. È importante avere una vita oltre al proprio lavoro, è importante conoscere, avere amici, avere una famiglia. Tutti voi avete così tanto da dare e spero che troverete i vostri modi unici per fare la differenza».