Era il 1984, 40 anni fa, quando gli appassionati dei fumetti hanno fatto il primo incontro con Venom, uno dei più famosi nemici di Spider Man. Dopo film e altre produzioni, la galassia dedicata al simbionte oscuro continua ad ampliarsi. Su Nintendo Switch il porting di The Nom propone una divertente e abbordabile esperienza arcade nella quale dobbiamo completare mini livelli, uccidendo guardie e trovando la via d’uscita per proseguire. A svilupparla la software house Voodoo, attiva soprattutto nel mobile gaming.
The Nom: la recensione
The Nom non nasconde la propria origine mobile. Il gameplay è semplice e immediato: con uno scorrimento verticale il nostro avatar è una persona trasformata in una entità multiforme dal malvagio dottor Vial. Nostro compito sarà quello di farci strada in un mondo ostile e riconquistare la nostra sembianza umana. Anche se, a dire la verità, questa dimensione malvagia non è poi così male.
La modalità per sconfiggere i nemici – guardie armate fino ai denti – è agire di stealth, sorprenderle alle spalle e risucchiare il loro corpo nella nostra inquietante macchia nera. L’AI dei nemici non è davvero nulla di che: spostamenti e attacchi seguono pattern stabiliti, quindi a volte è semplicemente questione di attendere un secondo in più.
Potremo comunque cambiare forma e diventare, ad esempio, una sedia o un vaso nel momento in cui dovessimo essere scoperti. I proiettili non sono per nulla innocui: la vita precipita alla svelta. Al termine di ogni livello si possono acquistare risorse e potenziamenti necessari di fronte ad avversari sempre più letali. The Nom è colorato e divertente, anche se alla lunga ripetitivo nei livelli, con situazioni di gioco poco varie. Le battaglie sono decisamente poco scenografiche, ma quelle acrobazie viscide lungo le pareti hanno il loro perché.