Recensione di Necromunda Hired Gun. I francesi mettono nel mirino Doom

Questa recensione di Necromunda Hired Gun ha radici profonde. Qualcuno di voi ha mai sentito parlare di E.Y.E: divine Cybermancy? Probabilmente no. E anche il sottoscritto ci inciampò anni fa per puro caso, mentre era in cerca di videogiochi che supportassero il coop online. Parliamo di un bizzarro FPS con forti caratteristiche RPG ammantato da una riuscita, ma a tratti opprimente, atmosfera fantascientifica ma soprattutto da tonnellate di bug e imprecisioni. Un prodotto con grandi aspettative che però era parzialmente imploso su se stesso per via dello scarso budget e probabilmente pure di una assenza di visione. Perché vi stiamo annoiando con un titolo che hanno giocato in quattro gatti? Perché gli sviluppatori, i ragazzi francesi di StreumOn Studio, sono gli stessi di Necromunda Hired Gun, oggetto della odierna recensione…

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E in Necromunda Hired Gun troviamo sicuramente l’eredità di E.Y.E.: da un lato l’indiscutibile fascino sci-fi, ulteriormente impreziosito e arricchito dalla possibilità di pescare a piene mani dall’oscuro universo di Warhammer 40.000, ma dall’altro pure tutta una lunga serie di errori, bug, crash e compenetrazioni poligonali che tradiscono sia la natura budget dell’impresa, sia l’inesperienza di un team che comunque ormai non è nemmeno più così giovane.

Un caso emblematico: capiterà spesso che, prima di procedere, si debba far fuori ogni nemico presente, pena non riuscire ad aprire la porta o attivare il meccanismo che ci condurrà alla stanza successiva. Ecco, in diverse occasioni è accaduto che non riuscissimo a trovare l’ultimo nemico da blastare. Una situazione penosa, che ci ha costretto a ripercorrere stancamente tutto il livello, fino alle prime stanze, salvo poi scoprire che il malefico tarpano era rimasto incastrato nello scenario. In alcuni casi non siamo nemmeno riusciti a finirlo, perché veniva protetto dai muri in cui era stato inglobato.

Se pensate che sia un bug sporadico, sbagliate. Prima di redigere la nostra recensione di Necromunda Hired Gun lo abbiamo provato a fondo e inciampi del genere sono all’ordine del giorno. In alcuni casi vi costringono pure a riniziare la partita, in altre a crashare è direttamente il gioco e si ricomincia per quello. Nulla che una buona patch non possa sanare, s’intende, ma così com’è arrivato sugli scaffali, Necromunda Hired Gun lascia piuttosto a desiderare: sembra quasi un’opera incompleta, buttata sul mercato prima di essere realmente finalizzata.

D’altra parte, dobbiamo comunque riconoscere, in questa nostra recensione, che Necromunda Hired Gun ha fascino da vendere: si pone come un FPS in puro stile Doom, adrenalinico e zeppo di mostri da blastare e può contare su alcune ambientazioni dal sicuro colpo d’occhio. Anche qui non è tutto rose e fiori: la scarsa intelligenza dei nemici fa sì che vi corrano incontro facendosi crivellare ma, soprattutto, la mancanza di feedback ai vostri colpi (se sparo a un mostro, è lecito attendersi che indietreggi, subendo l’impatto) lo rende molto simile a un deatchmatch in solitaria.

Insomma, seppur tra qualche scivolone di troppo, soprattutto a livello grafico (lo studio, comunque, ci ha assicurato di esserne al corrente e di lavorare già ad altre patch, che seguiranno quella dal day one), dobbiamo ammettere che Necromunda Hired Gun offre un divertimento tipicamente vecchia scuola. Non mancano le trovate originali, come il cyber-mastiff, un mastino robot che scoverà e ucciderà i nemici o il rampino per spostarsi rapidamente nelle fasi platform o per strappare via gli scudi ai nemici nelle sparatorie. Questo FPS indie dal ritmo idiavolato è disponibile per PlayStation 5, Xbox Series X|S, PlayStation 4, Xbox One, e PC ma la versione fisica per console uscirà più avanti. Il gioco supporta la funzionalità Smart Delivery per Xbox Series X|S e l’aggiornamento gratuito per PlayStation 5.