Il nuovo capitolo della killer app di Xbox è disponibile anche sul Game Pass
In tanti si sarebbero aspettati l’ultimo titolo di Halo al day one della nuova generazione di Xbox. Purtroppo abbiamo dovuto aspettare un anno intero prima di riabbracciare il nostro Spartan preferito. Halo Infinite, tra i videogiochi più attesi del 2021, è finalmente disponibile anche per gli abbonati al Game Pass. La strategia della casa di Redmond si conferma ogni mese sempre più focalizzata su questa libreria videoludica dove i gamer possono trovare non il cimitero degli elefanti, ma alcuni dei più luccicanti gioielli di famiglia (come Forza Horizon 5). Come vi abbiamo spiegato nel nostro pezzo celebrativo dei 30 anni di Bungie, la software house che ha partorito i primi capitoli di Halo a inizio millennio, la saga in oggetto porterebbe via ore e ore di approfondimenti sulla lore. Ma non temete: anche se vi siete persi qualche pezzo della storia dal primo Combat Evolved, o non avete giocato mai a uno degli shooter in prima persona più famosi, l’ultimo arrivato è qui per darvi il benvenuto. Lui e la sua intelligenza artificiale.
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Halo Infinite: la trama
Tra gli elementi più rivoluzionari del nuovo Halo Infinite c’è senz’altro la componente open world che si spalanca meno di un’ora dopo l’inizio della campagna. Giusto per inquadrare la trama: il videogioco di 343 è il sesto capitolo della saga, nonché ultimo elemento del trittico inaugurato da Halo 4. L’incipit attacca un anno e mezzo dopo la conclusione di Halo 5: Guardians. Su Xbox l’esperienza che ne abbiamo tratto è quella di un titolo che ha cercato di innovare la struttura storica, ma che ancora necessita di aggiornamenti soprattutto lato cooperativo per esprimere tutte le potenzialità di un gameplay davvero promettente. Alla follia di Cortana che avevamo lasciato nel quinto episodio, segue un nuovo sviluppo narrativo che ci mette di fronte alla responsabilità di cambiare le sorti della guerra per salvare l’umanità.
Ambientato su Zeta Halo, uno dei sette anelli che compongono l’Halo Array, Infinte calpesta uno dei terreni più affascinanti e iconici per gli appassionati della serie. La campagna – che può essere affrontata in differenti livelli di difficoltà – ce ne mostra la superficie dopo aver conosciuto i primi nemici: sono gli Esiliati, un gruppo di alieni mercenari guidati dal loro spietato leader Atriox. Dai goffi ai più corazzati, li conosciamo (o ritroviamo) nei primi istanti di gioco. Prendetevi la prima mezz’ora di divertimento per aprire il fuoco, fare pratica col rampino e allenarvi con le migliori traiettorie per le granate: Halo Infinite inizia in spazi stretti nel solco della tradizione. Se siete però disposti a godervi appieno la vostra prima giocata ad Halo da neofiti il nostro consiglio è quello di ripescare dalle librerie online (vi segnaliamo questo long form davvero ben scritto) per un’infarinatura generale che vi faccia comprendere alcune dinamiche di base. Facile che possiate dare il via a una ricerca spasmodica di aneddoti e dettagli per conoscerne l’universo narrativo.
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Il combat system
Una volta all’aria aperta, Zeta Halo si mostra in tutto il suo splendore: montagne e prati sono i primi elementi che colpiscono lo sguardo, ma là fuori i nemici sono ancora molto forti tra basi e avamposti da liberare. Come dicevamo, la logica open world potrà piacere a molti, ma richiede una progressione continua per mostrarsi in tutta la sua vastità. Nel frattempo imparerete a conoscere una nuova intelligenza artificiale – che ha già scelto come farsi chiamare – in grado di aiutare lo Spartan a conoscere il territorio. Passiamo ora al combat system.
Come shooter in prima persona, Halo Infinite si presenta solido e stimolante. Le sessioni di combattimento sono lunghe (ma non troppo) e vengono intervallate da cinematiche per conoscere meglio la storia o da punti un pelo esplorativi in cui la cosa migliorare da fare è potenziarsi e rifornirsi di munizioni o sottrarre armi ai nemici uccisi. C’è anche lo spazio per collezionabili e momenti in cui raccogliere file audio che ci immergeranno ancor di più nella trama. Il titolo di 343 non è fisico e adrenalinico come DOOM Ethernal, dove bastava schiacciare un pulsante per triggerare animazioni da paura, ma resta comunque appagante nello scontro corpo a corpo, inevitabile quando mancano le munizioni. Armi e ogni elemento dell’arsenale sono un piacere per gli occhi e le mani che possono scatenare dal pad tutta la furia.
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Come prima esperienza nel free roaming, Halo Infinite ha più pregi che difetti, questi ultimi dovuti senz’altro a un nuovo terreno che ancora deve essere esplorato dal team di sviluppo. Differenze importanti le abbiamo notate tra gli ambienti interni ed esterni: i primi, a livello grafico, sono stati davvero ben studiati e realizzati, mentre la natura verdeggiante svela modelli poligonali non eccelsi. La guida, soprattutto dei veicoli terrestri, è un altro aspetto che infine ci sentiamo di evidenziare per un difetto di fondo: troppo rigida e poco divertente, anche se necessaria per coprire le distanze maggiori. Nulla che offuschi la parte regina del titolo, fatta di sparatorie e azione allo stato puro.