Da Cococucumber l’omaggio al romanzo ottocentesco. Un RPG bellissimo da vedere
Alice nel Paese delle Meraviglie è uno dei capolavori della letteratura moderna. Capace di coinvolgere generazioni di lettori, il libro di Lewis Carroll sa veicolare messaggi maturi, comunque godibili anche per un pubblico di bimbi. Cococucumber, software house indie di Toronto, si è fatta un nome nell’ecosistema per la propria bravura nello sviluppo di videogiochi in voxel art, un’estetica particolare da loro espressa in maniera egregia. L’ultima fatica per console Xbox e PC è Ravenlok, il nome di una ragazzina tosta e piena di voglia di fare, risucchiata da un misterioso specchio e spedita in un mondo magico. Vi ricorda qualche trama in particolare…?
La storia di Ravenlok fa giusto da sfondo al gameplay, la parte principale del titolo. La adolescente si è da poco trasferita con la famiglia in una casa in aperta campagna. Addio alle amicizie di un tempo, addio alle abitudini di un vita: il futuro è una tremenda pagina bianca su cui la ragazza vorrebbe soltanto scrivere pensieri di rabbia e ribellione.
In realtà il videogioco accenna soltanto all’introspezione della protagonista. Il titolo inizia con un brevissimo prologo e catapulta ben presto il gamer in un Paese delle Meraviglie esteticamente stupendo. I riferimenti a quella Alice sono numerosi, a cominciare da un immancabile coniglio che ci dà il benvenuto (anche se questo è armato di spada).
A differenza della ragazzina bionda che entra nella tana nel romanzo ottocentesco, Ravenlok è una tipa decisamente più combattiva. Infatti le sessioni di scontri all’arma bianca andranno a comporre l’avventura, costringendo la protagonista a combattere nemici di ogni tipo, realizzati con sprite davvero intriganti e originali. Soprattutto sui mostri la software house ha preso una direzione più autonoma, scollandosi dall’immaginario di Carroll ed esprimendo fattezze decisamente più orripilanti. Il titolo è un action RPG con elementi ruolistici non così complessi e adatti a chi non è abituato a sviluppare alberi di abilità fitti fitti.
L’aspetto che ci ha stupito di più di Ravenlok e che vale il titolo del biglietto è senz’altro quello grafico. Il mondo è stato disegnato con una qualità al di sopra la media dell’ecosistema indie (già piuttosto alta). Tuffatevi nelle varie missioni, esplorate ogni angolo di quest’angolo magico e tentatele per sconfiggere il boss finale. Sì, anche Ravenlok, ha la sua spietata regina.