Una saga con più di vent’anni di storia. Per Sony un ottimo risultato per far dimenticare l’inciampo con The Last of Us Parte I
Prelevare un titolo tripla A dal suo habitat e spostarlo in un altro ecosistema di gioco potrebbe fare del male alla creatura. Chiedetelo a Sony che la primavera scorsa ha pubblicato il porting su PC di The Last of Us Parte I. Il risultato è stato di gran lunga al di sotto delle aspettative come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione. Con Ratchet & Clank: Rift Apart, uno dei prodotti per PlayStation 5 finora meglio riusciti, possiamo però parlare di un’altra storia. Disponibile su Steam, il titolo della software house californiana Insomniac Games è un piacere per gli occhi e divertimento puro per chi adora combattimenti arcade in terza persona.
Esclusiva Sony fin dai tempi della PlayStation 2, Ratchet & Clank è una saga con oltre vent’anni di storia. Anticipiamo ai lettori che, pur essendo la lore una delle più divertenti, non è necessario aver giocato a tutti i titoli (sono quasi 20) per godersi l’ultimo capitolo. La trama ruota attorno a un irresistibile duo: Ratchet è un impavido meccanico appartenente alla razza Lombax del pianeta Veldin; Clank è un piccolo robot inseparabile dal fidato amico.
L’incipit di Ratchet & Clank: Rift Apart è un invito a nozze per il motore grafico, che si veste a festa per mostrare al gamer il lavoro tanto sui dettagli di contesto quanto nella solidità di un combat system che non fa mai una piega. Nei primi istanti di gioco Ratchet & Clank partecipano a una festa in loro onore, durante la quale è possibile affrontare un veloce e immediato tutorial per impratichirsi con gli stili di combattimento all’arma bianca o con un arsenale più esplosivo.
Potendo peraltro affrontare l’intera avventura con diversi gradi di difficoltà, Ratchet & Clank: Rift Apart si propone davvero come un’esperienza alla portata di chiunque, e dall’evidente longevità. In totale la campagna si aggira intorno alle 12 ore, allungabili ovviamente per chi vuole prendersi tutto il tempo per girovagare. Ben presto il due torna a confrontarsi con il malvagio Dottor Nefarious, perfino in una ritmata sequenza di cinematiche che sospende per pochi istanti le sessioni di gioco con momenti cartoon mai noiosi.
Doppiato in italiano, Ratchet & Clank: Rift Apart è un’esperienza che conquista fin dai primi minuti, momenti nei quali si capisce l’intensa attività di combattimento all’orizzonte, con sessioni platform e di esplorazione di un mondo che non è open world, ma è denso di incontri e attività secondarie. La trama prende una piega decisiva alla fine del prologo, quando il due viene risucchiato in un portale e spedito in una dimensione nella quale Nefarious è decisamente in vantaggio.
Grazie al ray tracing Ratchet & Clank: Rift Apart ha compiuto un salto di notevole qualità rispetto alla versione PS5. Anche nelle sessioni più dinamiche e distruttive non abbiamo ravvisato perdite di frame rate, con una stabilità costante e appagante. Si ha la perenne sensazione di aver per le mani un prodotto ben piantato a terra, a cui non è possibile far perdere l’equilibrio. Nel caso abbiate un PC predisposto per il gaming vi invitiamo a spingere la macchina nelle impostazioni per godervi un effetto finale che ha pochi paragoni ed è senz’altro destinato a scrivere una delle pagine meglio riuscite del porting.
Nei combattimenti Insomniac Games è riuscita a trasmettere al gamer la sensazione di essere bravo fin da subito, facendolo sentire fiducioso nei propri mezzi, soprattutto perché le armi a disposizione aumentano alla svelta e cambiarle in battaglia si rivela decisivo, oltre che spassoso da morire.