Al momento è soltanto una demo. Dramatic Iceberg, software house di Torino, è in cerca di un publisher
«Le migliori idee vengono a mezzanotte, è il nostro motto. E infatti, durante una call, uno di noi ha detto “Perché non facciamo un hack and slash? Però semplice e immediato“; e un altro gli ha risposto “Basta ci siano gli animaletti carini“. Così è nato il progetto di Racoonie: Legends of the spirits». La presentazione di Tommaso Verde, membro della software house indie di Torino Dramatic Iceberg, ci ha svelato in questi termini l’attimo in cui l’idea del videogioco è sbocciata. Certo, una riunione su Zoom non suona troppo epico come momento fondativo, ma è anche vero che tutta quella epopea da garage culture ha davvero rotto le scatole. «A chi ci chiede come sarà il nostro videogioco rispondiamo: se Animal Crossing fosse uno Zelda-like gli somiglierebbe». Paragoni tosti e impegnativi, che scomodano giusto due giganti del mondo Nintendo. Ma avendo conosciuto dal vivo parte del team alla Milano Games Week ci sentiamo (eccome) di dargli il beneficio del dubbio.
Tom Nook, sei tu?
Sono 12 i membri di Dramatic Iceberg, tutti ex alunni della Event Horizon School di Torino, scuola di videogiochi che hanno frequentato fino al diploma. «Io sono il più giovane, ho 22 anni – ci ha raccontato Tommaso – e l’età media non supera i 25». Talenti in erba, pronti a sbarcare in uno dei mercati più competitivi e in crescita del settore entertainment. «Racoonie: Legend of the spirits è ancora in via di sviluppo e siamo alla ricerca di un publisher disposto a collaborare per rilasciare il titolo. Possiamo ipotizzare un lancio in poco più di un anno». Al momento il titolo è disponibile con una demo (trovate tutte le info qui) e presto il team dovrebbe inaugurare una pagina su Steam.
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Chi ha giocato o conosce titoli come Animal Crossing e la saga di Zelda, ebbene potrebbe ritrovare numerose somiglianze. Di quest’ultima, ad esempio, la software house ha ripreso un gameplay analogo a quello di The Legend of Zelda: Link’s Awakening; il richiamo ad Animal Crossing, invece, sta in quella atmosfera cartoonosa e rilassante. In più l’eroe che impersoniamo, non sappiamo come mai, ci ricorda molto da vicino quel simpaticone di Tom Nook. Facciamoci però raccontare da vicino come sta prendendo forma Racoonie.
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Il gameplay
«Il personaggio – ha spiegato Tommaso – può collezionare benedizioni di alcuni spiriti e con queste cambiare forma e ottenere nuove abilità per risolvere puzzle e sconfiggere nemici. L’intero videogioco, in realtà, vuole essere un puzzle, perfino nei combattimenti. La soluzione non è mai andar giù di cattiveria, ma adottare la giusta strategia. Al momento ci sono pochi mostri e un boss nella demo. Nella nostra testa ci piacerebbe inserirne un’infinità».
La svolta nel cambio di motore
Un altro aspetto emerso nella chiacchierata con il game designer di Racoonie è che il processo creativo e di sviluppo ha subìto un’accelerazione nel momento in cui il team è stato spinto a migrare da Unity ad Unreal Engine. Per chi non ne avesse mai sentito parlare, sono entrambi motori grafici che servono alle software house per costruire i videogiochi. «Unity è più leggero da far girare su molte macchine, come gli smartphone; Unreal Engine è votato su cinema e fotorealismo, per cui è più pesante. Ma ha un sacco di strumenti che il primo non ha. Senza non avremmo potuto lavorare su Racoonie». Nei piani, al momento, il titolo è pensato soltanto per PC (ma mai dire mai). «Ci teniamo davvero a rilasciarlo in questa versione, perché non tutti i membri del team hanno una Nintendo Switch per godersi Animal Crossing e Zelda. Insomma, volevamo fare un regalo anche a noi stessi».