L’iniziativa dell’organizzazione Action Hunger è partita da Nottingham nel Regno Unito e consente a chi ha bisogno di ritirare frutta, panini, spazzolini da denti e calzini puliti a qualsiasi ora del giorno e della notte
L’aiuto a chi è senza una casa e ha difficoltà a procurarsi da mangiare avviene anche attraverso i distributori automatici. È quanto sta accadendo in un centro commerciale di Nottingham nel Regno Unito. All’ingresso dal mese di dicembre si trovano dei distributori che a un primo sguardo non presentano particolarità. In realtà, però, non accettano contanti e la distribuzione del cibo è gratuita solo per chi ne ha veramente bisogno. Frutta, panini, ma anche spazzolini da denti e calzini puliti saranno donati in maniera automatica ai senzatetto possessori di una speciale card.
© Action Hunger
Le difficoltà dei senzatetto
L’installazione è opera di un’organizzazione no profit, Action Hunger fondata da Huzaifah Khaled che a Fast Company ha spiegato: «C’è una grande necessità di accesso al cibo e all’abbigliamento fuori dalla capacità che i luoghi di ricovero possono offrire». Alle limitate possibilità di questi siti si aggiungono le difficoltà legate all’apertura ridotta di questi centri. I senza tetto devono quindi organizzare la loro giornata in funzione di questi tempi e non possono prendere altri impegni anche lavorativi. I distributori automatici, invece, sono a disposizione 24 ore su 24 e sono completamente gratuiti.
Mantenere il contatto umano
A Nottingham Action Hunger collabora con un’altra organizzazione The Friary per la distribuzione delle tessere. Ogni possessore può prendere tre articoli al giorno e ogni settimana deve comunque validarla nella sede dell’organizzazione. Secondo Khaled, però, questa soluzione non deve diventare prevalente ma deve integrare gli altri servizi di assistenza che garantiscono un contatto umano che altrimenti andrebbe perso.
Le donazioni e la collaborazione con UberEats
La prima macchina in funzione a Nottingham è stata donata dalla N&W Global dopo numerosi tentativi portati avanti senza successo da Khaled. In seguito, sono arrivate altre donazioni per un totale di 100 distributori. Sono i volontari a preoccuparsi del rifornimento, ma è in corso una collaborazione con UberEats alla quale sarà possibile segnalare una necessità e farsi recapitare i prodotti mancanti.