Negli ultimi giorni i tabloid inglesi hanno fornito un gran numero di ricostruzioni sulla messa in liquidazione della W. Chump and Sons, la società che produceva gli show di Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May di proprietà degli stessi presentatori britannici (W. Chump altri non è che un acronimo: Wilman, Clarkson, Hammond und May Production) e sulla fine contestuale di The Grand Tour.
Richard Hammond non voleva chiudere lo show
Quasi tutti concordano su almeno due fatti: Richard Hammond era in disaccordo – o, per meglio dire, il meno allineato dei tre – e la decisione finale sarebbe stata presa da Jeremy Clarkson, la punta di diamante del tridente britannico. Il giornalista negli ultimi anni aveva detto a più riprese di aver perso la passione per il mondo delle auto, sia negli editoriali che ancora scrive sia nei suoi interventi social.
La fine secondo Jeremy Clarkson
«Dopo 36 anni trascorsi a parlare di auto in televisione sto mollando, sono troppo vecchio e ingombrante per salire sulle auto che mi piacciono e non ho voglia di guidare quelle che non mi piacciono», aveva spiegato lo stesso Jeremy Clarkson dalle colonne del Times, in occasione di The Grand Tour One For The Road, l’ultimo episodio della serie per Amazon Prime Video che ha simboleggiato pure l’addio alle scene del terzetto composto 22 anni fa con i colleghi James May e Richard Hammond.
Che Clarkson fosse troppo “vecchio” e “grasso” per salire sulle supercar lo ripeteva da un po’, aggiungendo anche alcuni problemi di salute sopravvenuti con l’età e l’esigenza (ma anche la voglia) di stare più spesso a casa per girare l’altro suo show che continuerà regolarmente: Clarkson’s Farm.
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Le vere motivazioni (sempre secondo Clarkson)
Ma c’è un altro concetto che Geremy Clarkson ripeteva da parecchio: il suo odio per le auto elettriche. Ecco perché, interpellati in merito sulla fine del programma, molti membri del team hanno rimandato direttamente a ciò che il conduttore televisivo dice nel programma, con la ruvidità che lo contraddistingue ma anche con la tranquillità di chi non lavorerà più nel settore e può dire ciò che vuole prima di lasciare le scene: «Ci sono molte ragioni dietro la nostra decisione di chiudere, ma una delle principali, per me, è che semplicemente non mi interessano le auto elettriche. Le considero elettrodomestici, come una lavatrice o un microonde. Non puoi davvero recensirle o apprezzarle. Non mi entusiasmano affatto, sono solo m****». Comunque sia, questo è il miglior epitaffio che la serie The Grand Tour potesse avere.