Arriva sulle console d’ultima generazione (PS5 e Xbox Series X|S) un gioco dalle meccaniche così “old school” da sembrare un cabinato coin op
La line up di partenza di PlayStation 5, in uscita il prossimo 19 novembre, vanta un buon numero di titoli. Molti di questi, però, non sono né esclusive né inediti, ma li abbiamo già visti sulle console dell’ormai passata generazione. È il caso, per esempio, di Warhammer Chaosbane, uscito su PC, PlayStation 4 e X-Box One agli inizi dell’estate 2019 e ora pronto a rientrare in scena sulle nuove ammiraglie di Sony e di Microsoft con la Slayer Edition.
Cosa troviamo in Warhammer Chaosbane?
La domanda che vi starete ponendo al momento sarà senz’altro: cosa offre di nuovo Warhammer Chaosbane rispetto alla versione arrivata nei negozi circa un anno e mezzo fa? L’hack-and-slash di Eko Software (casa di sviluppo sviluppata nel 1999 e nota soprattutto per How to Survive) atterra su Xbox Series X|S e PlayStation 5, portando in dote la versione più completa del gioco con tutti i pacchetti DLC (12 in totale), tutti gli aggiornamenti, tra cui Keela, la Torre del Caos e, a livello meramente tecnico, una esperienza visiva 4K a 60 frame per secondo.
Un Diablo di hack’n’slash!
Senza troppe cerimonie e privo di fronzoli, Warhammer Chaosbane offre una esperienza ludica spartana, basata sul divertimento immediato. Si sceglie il livello di difficoltà, il personaggio, dopodiché ci si ritrova già a ripulire sotterranei dalla presenza di fetide creature e osceni parti demoniaci. La struttura di gioco ricalca quella del primo, mitico, Diablo. Quindi visuale dall’alto, un campo base che funge da hub e nel quale si prendono le missioni e scordatevi di vedere la luce del sole, perché si combatte nei sotterranei (in realtà non è vero: ci sono diverse missioni sulla superficie, ma di fatto lo schema resta quello dei dungeons, ovvero ambienti ripartiti in stanze, in cui a zone più gradi si alternano altre più piccole).
Da buon hack’n’slash, Warhammer Chaosbane è un susseguirsi di battaglie indiavolate in cui affronterete ogni sorta di creatura, riassumibili comunque per categoria: i guerrieri vi caricheranno a testa bassa, gli arcieri tenderanno a colpirvi da lontano, mentre i maghi evocheranno creature di supporto e proveranno a evitare lo scontro diretto.
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La salute si ripristina da sé, non si trovano unguenti miracolosi in giro (a eccezione dai “globi rossi” droppati dai nemici appena passati a fil di spada), mentre per ricaricare il mana bisogna semplicemente usare gli attacchi fisici. Una trovata semplice che forse appiattisce un po’ troppo il fattore strategico a favore però di un titolo che, come si anticipava, è senza fronzoli e vi butta subito nell’infuriare di mille e più battaglie. Insomma, la componente RPG è ridotta ai minimi termini mentre quella hack’n’slash regna sovrana.
Particolare, questo, che potrebbe annoiare alla lunga i patiti di giochi più profondi e complessi. In più occasioni Warhammer Chaosbane è così semplice e scarno da apparire un coin-op, ovvero uno di quei vecchi titoli delle sale giochi nei quali si infilava una monetina e si ripeteva meccanicamente lo stesso pattern d’azioni finché non si moriva. Ecco perché Warhammer Chaosbane è una esperienza decisamente migliore se affrontata in multiplayer. Si riesce così a divertirsi molto di più, passando sopra una certa ripetitività di fondo del gameplay, delle mappe e della routine nemica, che difficilmente sorprenderà per strategia (solo i boss riservano qualche sorpresa).
Comunque, per PlayStation 5 e Xbox Series X|S, è sicuramente un bel debutto poter contare, nella propria line up di partenza, anche di un emulo di Diablo (in attesa dell’originale, almeno). E soprattutto non capita spesso che i titoli iniziali abbiano un’anima votata al multiplayer. Un titolo “vecchia scuola”, privo di tante pretese, incredibilmente frenetico che va obbligatoriamente affrontato assieme agli amici per trarne il meglio.