Una storia da scoprire a volte con calma, altre correndo per servire i clienti
Le visual novel sono libri interattivi, in cui quel minimo di azione fa sentire il gamer ancora più protagonista di un’avventura. Si fanno poi notare esperimenti che mixano il genere ad altri più movimentati. Pixel Cafe, sviluppato da Baltoro Games, è un esemplare a nostro avviso ben riuscito. Disponibile su tutte le console e su PC, il titolo racconta la storia di Pixel, una giovane che affronterà un percorso di crescita non semplice, alle prese con dialoghi interiori, conversazioni non facili e un sacco di lavoro da fare al bancone per far sì che tutti i clienti siano soddisfatti.
Senza spolierare nulla di una storia comunque interessante, anche se non inedita, preferiamo concentrarci sul gameplay di Pixel Cafe. Oltre ad avere l’impostazione tipica delle visual novel, il videogioco ci mette alla prova, dietro al bancone di molti locali nei quali dovremo prendere gli ordini e servire le persone. A volte con caffè, a volte con pasti caldi. Insomma, loro ordinano, noi cerchiamo di soddisfare tutti, nei limiti del possibile.
Titoli di questo genere hanno fatto fortuna soprattutto su mobile. Pixel Cafe ha forse il problema che la storia della ragazza, a tratti molto tenera, è instradata su un percorso di gioco troppo ripetitivo. Cambiano i locali e le pietanze, ma le azioni da svolgere finiscono spesso in un loop di attività. Ad alcuni può apparire sfidante, ma una volta assorbita la meccanica si tratta banalmente di svolgere il proprio lavoro a un livello di difficoltà non così tosto.
A livello grafico Pixel Cafe è un prodotto più che discreto, grazie a una ricca caratterizzazione del mondo di gioco: i bar e i locali non si ripetono, così come il cibo e le bevande servite. I dialoghi sono senz’altro una parte da seguire per godersi fino in fondo la storia. Ne vale la pena? Ora che arriva il Natale storie come queste possono senz’altro commuovere.